LO SCUDO CONTRO IL VAIOLO. Antonio Miglietta e la profilassi nel Regno di Napoli (1801-1826) - Caterina TisciAutore: Caterina Tisci
Curatore:
Titolo: Lo scudo contro il vaiolo
Sottotitolo: Antonio Miglietta e la profilassi nel Regno di Napoli (1801-1826)
Descrizione: Volume on copertina rigida, di cm 20 x 14; 184 pagine;
Luogo, Editore, data: Lecce (LE), Edizioni Il Grifo, 2015
Collana: Saggistica » MeditEuropa, n. 12
ISBN: 9788869940040
Condizioni: nuovo
Disponibilità: NO

 


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La storia della vaccinazione antivaiolosa è stata una grande avventura, nel senso letterale del termine, una ad-ventura (dal latino "ciò che accadrà"), un caso inaspettato, un avvenimento singolare e straordinario, un'impresa rischiosa e piena di fascino, che fa tuttavia presagire nuovi e grandi avvenimenti. Tale avventura ha una data precisa di inizio, il 14 maggio 1796, quando Edward Jenner inocula un bambino di 8 anni, James Phipps, con la linfa di una pustola del vaiolo delle vacche, realizzando quindi l'avvenimento singolare che dà origine a una nuova tecnica medica, la vaccinazione.
All'avventura della vaccinazione antivaiolosa si può dare anche una data di fine, il 26 ottobre 1979, dichiarata dall'OMS "smallpox zero day", dopo che una straordinaria ed efficacia campagna internazionale di vaccinazione di massa aveva interrotto la trasmissione del virus ed eradicato di conseguenza la malattia.
Questo risultato, il più importante risultato delle politiche di sanità pubblica internazionale, che aveva eliminato uno dei più terribili flagelli che avevano per secoli drammaticamente colpito le popolazioni umane, era in un certo senso una conseguenza diretta dell'innovazione jenneriana e della sua diffusione e generalizzazione. [...l

In questo nel testo Caterina Tisci narra, sulla base di un lungo approfondito lavoro archivistico, che le ha permesso di reperire documenti e manoscritti inediti, la rapida diffusione della vaccinazione nell'Italia meridionale, negli anni immediatamente successivi alla scoperta di Jenner, analizzandone le premesse scientifiche e sociali, le attività dei medici e istituzioni che ne furono protagonisti, il loro contesto culturale e sociale. Si tratta di un 'caso storico' particolarmente interessante, dato che, come ricorda l'autrice, le politiche vaccinali in questa area erano state particolarmente efficaci, tanto da far ottenere nel 1843 all'Istituzione Vaccinica di Napoli un solenne riconoscimento dall'Accademia Reale delle Scienze di Francia, per il lavoro compiuto in quaranta anni di proficua attività.

 


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