profumo_d_antico_carlo_avvisatiAutore: Carlo Avvisati
Titolo: Profumo d’Antico
Sottotitolo: Scene da un territorio: mestieri, botteghe, personaggi, feste e tradizioni dell'area vesuviana mezzo secolo fa.
Introduzione di Giovanna Martano
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 24 x 17); 224 pagine;  numerose foto in b/n
Luogo, Editore, data: Pompei (NA), Il Gazzettino Vesuviano, 2009
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Disponibilità: NO

 


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Il libro potrebbe, di primo acchito, apparire come una semplice, romantica passeggiata fra i ricordi giovanili, come il rimpianto di un tempo ormai perduto. Il sospetto sarebbe credibile perché l’autore racconta fatti di mezzo secolo fa, in altre parole, della sua fanciullezza. Andando avanti con la lettura, appare lampante la ricerca della memoria storica collettiva, in quel periodo, più visibile. Egli cerca l’identità della gens vesuviana, che con l’arrivo dei tempi moderni, vale a dire con la comparsa della televisione, ha smarrito la sua unicità banalizzandola con il messaggio mediale....
Scritto con la tecnica del racconto per episodi, (il libro) disegna un complesso organico in cui, con al centro il Vesuvio, una miriade di personaggi si muove, mostrando la cultura specifica di un popolo, fatta di mestieri, gusti, tradizioni, paesaggi, sentimenti, luoghi, abitazioni, lingua. Il profumo del ragù nei giorni festivi che accomuna tutte le case ed i cortili, quello del pomidoro che mette al lavoro l’intera famiglia per conservarlo e goderne per tutto l’anno, è, come nota anche Giovanna Martano nell’introduzione al libro, l’immagine onirica di quest’identità unica. Insomma è la ricerca della felicità perduta verso cui bisogna tendere per ritrovare un presente vivibile. Il libro è strapieno di fascinose foto d’epoca, ovviamente, in bianco e nero e non può mancare in nessuna biblioteca degna di questo nome.

Articolo di Salvatore Violante, pubblicato su Il Gazzettino Vesuviano

 


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