Curatore:
Titolo: Véfio
Sottotitolo: Folk-glossario del dialetto procidano
Prefazione di Mario Stefanile
Intervento di Raimondo Ambrosino Sindaco di Procida e di Michele Assante del Leccese, delegato alla Cultura del Comune di Procida
Il volume esce in collaborazione con il comune di Procida e Procida Capitale.
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 24 x 17); 352 pagine
Luogo, Editore, data: Napoli, Fioranna, 2022
Collana: ArcipelagoProcida
ISBN: 9788897630487
Condizioni: nuovo
Note:
Prezzo: Euro 20,00
Disponibilità: In commercio
Il dialetto muore: a Procida come ovunque! I mezzi di informazione, i facilitati rapporti umani fuori dall’ambito del campanile, l’istruzione di massa, portano, progressivamente, alla formazione di un idioma nazionale pianificato, il più possibile uniforme. Eppure il dialetto ha una sua validità, un suo significato insostituibile, un suo fascino. È lo specchio della cultura di un gruppo etnico, l’immagine del suo vivere la vita di tutti i giorni e del suo divenire nel tempo, la testimonianza degli eventi storici che l’hanno interessato. Ma, come sempre accade, di ciò pare ci si accorga solo oggi che si sta per perderlo, tanto che c’è tutta una fioritura di studi e un rinnovato interesse per il parlare dialettale.
Intitolando “Vèfio”– che in dialetto procidano significa “il muretto di terrazzi e loggiati” dal quale ci si sporge – questo glossario, implicitamente sembra che il Parascandola abbia voluto proprio indicare ciò al quale ci si può con fiducia appoggiare per sporgersi appunto incontro al vario e incantevole paesaggio, alla selva di gente e di cose che via via si può andare rintracciando e individuando nella storia e nel folclore procidano. Un’opera fondamentale per capire lingua, costumi, tradizioni, storia dell’isola.
Intitolando “Vèfio”– che in dialetto procidano significa “il muretto di terrazzi e loggiati” dal quale ci si sporge – questo glossario, implicitamente sembra che il Parascandola abbia voluto proprio indicare ciò al quale ci si può con fiducia appoggiare per sporgersi appunto incontro al vario e incantevole paesaggio, alla selva di gente e di cose che via via si può andare rintracciando e individuando nella storia e nel folclore procidano. Un’opera fondamentale per capire lingua, costumi, tradizioni, storia dell’isola.