lombroso e il brigantemaria teresa miliciaAutore: Maria Teresa Milicia
Titolo: Lombroso e il brigante
Sottotitolo: Storia di un cranio conteso
Descrizione: Volume in formato 8°; 168 pagine.
Luogo, Editore, data: Roma, Salerno, 2014
Collana: Aculei
ISBN: 9788884028563
Prezzo: Euro 12,00
Disponibilità: In commercio

 


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In una grigia mattina di dicembre del 1870 Cesare Lombroso esaminò il cranio di Giuseppe Villella, originario di Motta Santa Lucia in Calabria e morto a Pavia, dove era detenuto. Il giovane scienziato si convinse di aver fatto una scoperta sensazionale: nacque cosí l’antropologia criminale, destinata a riscuotere un enorme e controverso successo internazionale.

Ladro o brigante, per un secolo e mezzo Villella non fu che un reperto scientifico, il «totem dell’antropologia criminale». Nel 2009, l’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo «Cesare Lombroso» di Torino, ha provocato la sorprendente resurrezione mediatica del brigante. Oggi è un personaggio mitico, il totem della lotta contro il razzismo antimeridionale, simbolo del riscatto delle popolazioni native del regno delle Due Sicilie. L’antropologa nativa Maria Teresa Milicia ricostruisce la scarna esistenza del “brigante” su solide basi documentali e propone un’inedita analisi del razzismo attribuito a Lombroso.

 Maria Teresa Milicia è professore di antropologia culturale presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova. Ha condotto ricerche etnografiche sulle apparizioni mariane in Calabria e in Campania, si è occupata dei rapporti fra l’antropologia e il razzismo scientifico.

 


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