dossier brigantaggio francesco maria agnoliAutore: Francesco Maria Agnoli
Titolo: Dossier Brigantaggio
Sottotitolo: Viaggio tra i ribelli al borghesismo e alla modernità
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 13,5); 392 pagine; peso: Kg 0,95
Luogo, Editore, data: Napoli, Controcorrente, 2003
ISBN: 88-89015-00-4 - EAN: 9788889015001
Prezzo: Euro 20,00
Disponibilità: In commercio 

 


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Brano tratto dal Blog di Rocco Biondi
Agnoli con il suo libro intraprende un allegorico viaggio nell’Italia meridionale di quasi un secolo e mezzo fa. Le modalità del viaggio sono simili a quelle del settecentesco Grand Tour, i cui viaggiatori, prima della partenza, si informavano e raccoglievano quante più notizie possibili sui luoghi che avrebbero visitato.
Il passaggio diretto su quei luoghi serviva però a controllare l’esattezza sul terreno delle notizie raccolte sulle carte e talvolta ci si dedicava alla stesura di “una nuova cartografia”.
Si scoprivano percorsi o completamente nuovi o malamente riportati sulle carte preesistenti, venivano ricollocati nel giusto sito fiumi e montagne, venivano rettificate strade per non correre il rischio di smarrirsi. Si incontravano paesaggi mai visti, abitatori sconosciuti, monumenti nuovi.

Come guide per il suo viaggio l’Agnoli si sceglie sia storici e scrittori che guardano con simpatia ai protagonisti del brigantaggio meridionale postunitario prestando maggiore attenzione ai vinti del Risorgimento: Carlo Alianello, Silvio Vitale, ma anche scrittori filorisorgimentali utili per conoscere i fatti accaduti in quegli anni (dandone però una diversa interpretazione): Antonio Lucarelli, Emidio Cardinali. Ma si ascoltano anche testimonianze dei diretti protagonisti di quei fatti: José Borges, Carmine Donatelli Crocco, il Sergente Romano.

All’Agnoli viene rivolta l’accusa di ripetere cose ormai risapute ed accettate dagli storici. Lui controbatte dicendo che non è assolutamente vero che l’approccio revisionista sia ormai ampiamente condiviso fra gli storici e rivendica la necessità di una rivisitazione della nostra storia dalla Rivoluzione francese in poi.

Dal punto di vista storico continuano ancora a fronteggiarsi due opposte ed inconciliabili interpretazioni dei fatti che avvennero nel decennio che va dal 1860 al 1870. Quella ufficiale, risorgimentalista e liberale, che ritiene sostanzialmente volontaria la partecipazione del Sud al processo dell’unificazione italiana. L’altra interpretazione invece sostiene che quella piemontese fu una vera e propria occupazione, o addirittura una conquista, del Sud. In quest’ultimo contesto il cosiddetto brigantaggio meridionale fu un’autentica ribellione popolare contro un’ingiusta aggressione.

 


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