Titolo: Le armi al tempo dei Borbone.
Napoli, Convento di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, Uffici Giudiziari Militari, 13 giugno - 31 agosto 1998
Descrizione: Volume in formato 8°; 141 illustrazioni in b/n e 15 a colori; pagine 228; l'esemplare in nostro possesso presenta un'ammaccatura all'angolo superiore destro; gora d'acqua interessa la copertina anteriore e il margine del libro senza intaccare il testo.
Luogo, Editore, Data: Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1998
ISBN: 9788881146994
Prezzo: Euro 60,00
Disponibilità: 1 esemplare.
Il catalogo rappresenta il primo tentativo di trattare in maniera esaustiva un tema legato alla storia e alla cultura di Napoli tra il XVIII e il XIX secolo.
La mostra, curata dallo storico dell'arte Salvatore Abita, intende fare il punto degli studi in un settore fino ad oggi poco conosciuto come quello delle armi a Napoli fra Sette e Ottocento. Si tratta di una stagione di eccezionale ricchezza di manufatti che sanno coniugare la rara qualita' formale dell'artigianato raffinato dei pezzi d'uso venatorio riservati alla corte e alle classi abbienti con la semplice e funzionale linea di quelli d'uso militare. La produzione della Real Fabbrica di Napoli dei modelli ''cortesi'' o d'uso venatorio, e' legata nel Diciottesimo secolo agli esordi del Diciannovesimo a forme di pretta ascendenza spagnola, per quanto attiene alle forme costruttive ai decori, al tipo di meccanismo di sparo (salvo alcune eccezioni di armi da fuoco create ad imitazione di prototipi francesi e inglesi)
La mostra ''Le armi al tempo dei Borbone'' fu allestita in uno dei più antichi e misconosciuti spazi che si aprono al centro di Napoli quale è il Monastero di Santa Maria degli Angeli ora sede del Tribunale militare. Nei suoi spazi seicenteschi vennero ospitate le vetrine che racchiudevano i più significativi e pregevoli esempi d'armi napoletane provenienti da musei e collezioni private cittadine e nazionali fra cui il Museo civico Gaetano Filangieri, il Museo Stibbert di Firenze, l'Armeria reale di Torino, il Museo di Castel Sant'Angelo a Roma. Ed ancora manufatti d'uso militare, decorazioni, divise, documenti, libri di strategia e tattica editati a Napoli fra il Sette e l'Ottocento, alcuni inediti diari di caccia appartenuti a Ferdinando IV; ma anche quadri di rilevante valore documentario e artistico, fra cui opere di soggetto venatorio legate ai siti reali dei Borbone, come Persano, Caserta o Capodimonte.
Il catalogo dell'esposizione è dotato un ricco corredo di foto e di schede che accompagnano ogni singolo manufatto, documento o quadro, contiene anche uno studio sui principali opifici borbonici del Regno realizzato dall'architetto Gregorio Rubino, una ricerca sulle polveriere e salnitriere del Regno dovuta a Roberto Parisi, un saggio sulle armi d'uso militare di Gaetano Fiorentino, appunti sulle armi a cavallo fra Borbobe e Savoia di Francesco Colonnesi e Vittorio Zagari, un articolo di Silvio Cimino sulla Fabbrica d'Armi bianche di Sparanise e infine alcune notizie storiche sul Collegio militare della Nunziatella di Giuseppe Catenacci ed un intervento di Donatella Bernabo' Silorata sulla letteratura militare a Napoli fra Sette e Ottocento.