Diversa_Figlia_di_Diversi_pAutore: Concetta Grazioso
Titolo: Diversa figlia di diversi.
Sottotitolo: Presentazioni di Michele Storti.
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 14); 121 pagine.
Luogo, Editore, data: Napoli, Alfredo Guida, maggio 1999
ISBN: 88-7188-220-1
Disponibilita': No

 


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 Il volume pone un problema di grande rilevanza, ma per lo piu' trascurato: quello dei figli udenti di genitori sordi. E' un ritratto autobiografico, in forma epistolare, che ripercorre gli anni di vita che vanno dalla prima infanzia dell'autrice, fino alla sua giovinezza, descrivendo "le prime scoperte, i primi stupori, le ansie, le frustrazioni" e condannando soprattutto le umilianti difficolta' con cui la barriera dell'incomunicabilita' ad oggi ancora presente fra sordi ed udenti, costringe talvolta a vivere.

Vengono cosi' ricordate le prime esperienze scolastiche: le difficolta' d'integrazione all'interno della classe, il difficile rapporto con la prima maestra, passando per momenti dolorosi, come la morte della madre ed altri invece felici come il riconquistato rapporto con il padre; le prime esperienze di insegnamento ai sordi, il corso di LIS, e il tirocinio al FENS ma soprattutto la consapevolezza sempre piu' forte di condividere i valori dei non udenti, sentendosi interiormente «sorda».

«La mia vita - dice l'autrice - scorreva attraverso i rapporti sociali per me ampi e significativamente profondi. Imparavo come insegnare ai sordi i concetti biblici; come ognuno viveva la sua sordita'; la depressione e le ansie, il buon umore, la buona attitudine mentale... e scoprivo di sentire per loro un'intensa tenerezza e l'amore che provavo non era un prolungamento dell'amore dei miei genitori bensi', ancora una volta, l'accettazione di quel mondo».

La Grazioso, interprete LIS e figlia udente di genitori sordi, diversa, in quanto come figlia di genitori diversi, considerata un «prolungamento interiore» della loro minorazione, rivolge idealmente la sua lettera, indirizzata all'amica Philar: «la prima ad essersi calata nel mondo dei Sordi» e ad aver vinto la barriera della incomunicabilita' e del pregiudizio, a tutti coloro disposti a coglierne il messaggio di fiducia e speranza per la realizzazione di una Nuova Storia, scevra dal pregiudizio condizionante esistente fino ad ora, responsabile delle difficolta' di integrazione, emotive e psicologiche nell'ambito della Comunita', non solo dei sordi ma anche di chi, come lei, appartiene alla realta' degli udenti ma condivide la cultura dei sordi, auspicando perciò una matura presa di coscienza basata su una reciproca collaborazione ed una vera integrazione.

 


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