palazzo donn anna pietro belliCuratore: Pietro Belli
Titolo: Palazzo Donn'Anna
Sottotitolo: Storia, arte e natura
Descrizione: Volume rilegato, in formato 4° (cm 33,5 x 24,5);  340 pagine; 250 illustrazioni a colori; ed in b/n peso: Kg 1,10
Luogo, Editore, data: Torino, Umberto Allemandi, 2017
Collana: Varia
ISBN: 88-422-2425-1
EAN: 9788842224259
Disponibilità: NO

 


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Tra le numerose residenze signorili della Napoli vicereale (1503 – 1707), Palazzo Donn’Anna è certamente il palazzo la cui fama ha valicato i confini degli studi locali, divenendo un’icona di Napoli e della costa di Posillipo, e oggetto di ricerche e studi italiani e stranieri.


La costruzione del palazzo, ad opera di Cosimo Fanzago, architetto di spicco del barocco napoletano, prese avvio verso il 1640, ma non fu mai portata a termine. Infatti l’edificio - voluto da don Ramiro de Guzmán, viceré di Napoli e duca di Medina, e dalla moglie donn’Anna Carafa, subì ben presto una storia molto travagliata.
Si sono succeduti, in un breve arco di tempo, gloriosi fasti barocchi, saccheggi dovuti ai moti di Masaniello, danni dovuti al terremoto del 1688 e, infine, un lungo periodo di degrado che, dalla fine del Seicento, ha trasformato il palazzo in una suggestiva rovina.

Il monumentale ma decadente edificio, adagiato su di un banco di tufo proiettato nel mare, divenne presto un soggetto felice dell’iconografia per gli artisti napoletani e stranieri. Grazie al vicino villino del celebre collezionista inglese William Hamilton, ministro plenipotenziario della corona nel regno di Napoli, molti furono gli artisti e i viaggiatori inglesi che ne restarono affascinati. Tra questi lord Bute che, poco dopo avere rassegnato le dimissioni da Primo Ministro, si recò a Napoli e commissionò il  rilievo di Palazzo Donn’Anna.

La recente scoperta al Victoria & Albert Museum di Londra delle undici tavole a china acquerellate della collezione Bute ci permette oggi di apprezzare il palazzo come edificio compiuto, ricostruendo, laddove mancanti, le parti deteriorate dal tempo, o mai completate. Questo straordinario ritrovamento di disegni inediti del Settecento aiuta a capire il progetto primitivo, sino ad ora solo ipotizzato attraverso ricostruzioni dedotte da una scarsa documentazione e dalle numerose vedute dell’epoca.

Nasce così l’idea di pubblicare un libro per la prima volta interamente dedicato a Palazzo Donn’Anna, in cui finalmente si ricompongono le vicende della sua ricca e articolata storia che ha fatto di questo luogo un mito.

Pubblicato con il Patrocinio dell’Ambasciata Italiana a Londra e dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, il libro ha ricevuto il contributo di: Fondazione Banco Napoli, A.D.S.I. Campania, E. Marinella Napoli, Cilento 1780.

Indice del volume:

Prefazione, Raffaele La Capria

- Introduzione
Pietro Belli

- Donna Anna Carafa, viceregina di Napoli: un palazzo a Posillipo e la memoria di una stirpe
Antonio Ernesto Denunzio

- Il viceré Medina de las Torres a Napoli: decoro del lignaggio e avanguardia culturale
Encarnación Sanchez García

- Palazzi sull’acqua nel xvi e xvii secolo
Leonardo di Mauro

-Il «magnifico Palazzo» nella collezione di disegni di lord Bute
Pietro Belli

- Tra rilievo, interpretazione e progetto:Palazzo Donn’Anna nei disegni di Pierre-Adrien Pâris
Cettina Lenza

- L’architettura del palazzo
Giulio Pane

- Una rovina sul mare: Palazzo Donn’Anna tra abbandono, adattamenti e restauri
Andrea Pane

- Palazzo Donn’Anna: storia delle vedute di Posillipo
Massimo Visone

- Palazzo Donn’Anna: gli abitanti, il teatro
Roberto Fedele

- Memorie di una Genevois
Paola Totaro

APPARATI

- Indice dei nomi

 


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