i_ruggi_d_aragona_di_salernoAutore: Roberto Ruggi D’Aragona
Titolo: I Ruggi d'Aragona di Salerno
Prima Ristampa Riveduta e Aggiornata
Descrizione: Volume in formato 4° (cm 29,7 x 21); 347 pagine.
Luogo, Editore, data: Bracigliano (SA), D&P, 2017
Collana: 
ISBN: 9788895647432
Disponibilità: NO

 


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L'apporto delle famiglie alla costituzione e allo sviluppo delle nazioni assume un posto di rilievo nelle società europee. In Italia, e partitamente nel suo Meridione, accanto ai grossi e rilevanti ceppi funzionarono nel tempo in ogni città e regione personalità di spicco che alle volte determinarono il corso degli eventi.
Nell’ex Regno di Napoli, dopo la Capitale, Palermo e Bari si distingueva Salerno, e qui s’impose la famiglia Ruggi d’Aragona.

Salerno fu sede dal Duecento al Settecento d’una delle Fiere più importanti della nazione insieme con L’Aquila, e i Ruggi ne furono Maestri, ovvero Governatori nel civile e nel criminale. Contemporaneamente presero rilievo diversi, come l’abbate Benedetto Ruggi, Ambasciatore dal 1481 dei re aragonesi di Napoli. Ai Ruggi nell’anno 1500 fu concesso da re Federico I di aggiungere al proprio cognome il d’Aragona con privilegio di consanguineità, rinnovato nel 1653 da re Filippo II di Spagna. Nel palazzo di famiglia, nel 1535, Matteo Angelo I Ruggi ospitava l’Imperatore Carlo V al ritorno dalla battaglia di Tunisi, assistito dal principe Ferrante Sanseverino di Marsico, dal duca d’Alba e dal conte di Benavente.

In periodo successivo il marchese Matteo Angelo II era nominato Préside, Governatore e Soprintendente delle Regie Castella dei due Regni di Napoli e Sicilia, e de’ Presìdii di Toscana. Di spirito democratico e progressista, durante la Repubblica Giacobina a Napoli nel 1799 due suoi figlioli, Antonio e Ferdinando, furono decollati, e il loro nome è inciso a ricordo di quella stagione nel marmo affisso sulle mura del Municipio di Napoli.

Massimo plauso per il gesto umanitario del marchese Giovanni Maria che nel 1870 con volontà testamentaria, lasciava alla città di Salerno l’ingente suo patrimonio per la edificazione di un Ospedale pubblico che portasse in perpetuo il suo cognome.
Nel corso di sei secoli furono, e sono tuttora, ascritti al Sovrano Militare Ordine di Malta, da ColaMatteo, il primo, perìto nel 1480 a Rodi nel corso dell’assedio dei Turchi Ottomani. I Ruggi d’Aragona hanno conservato fino ad oggi intatti l’onore e la dirittura morale della propria Casa.

L'Autore:
Roberto Ruggi D’Aragona è l’ultimo discendente della famiglia Ruggi d’Aragona. La sua ricerca, puntuale, in questa ristampa è arricchita da nuove scoperte.

 


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