gli_angioini_di_napoli_emile_leonardAutore: Emile G. Léonard
Titolo: Gli Angioini di Napoli
Traduzione dal francese di Renato Liguori
Descrizione: Edizione rilegata in tela, con sopraccoperta, in formato 8° (cm 23 x 15,5); 658 pagine + 10 tavole genealogiche, di cui 2 ripiegate + 20 pagine di illustrazioni in b/n fuori testo; titoli e fregi in oro sul piatto anteriore e sul dorso
Luogo, Editore, data: Milano, dall'Oglio, 1967
Collana: Grandi Famiglie
ISBN: 8877183160
Disponibilità: No

 


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Alla morte di Federico II, nipote del Barbarossa, il figlio Manfredi «biondo e bello e di gentile aspetto », come ricorda Dante, si fa incoronare re di Sicilia a Palermo nell'agosto del 1258.
Ma l'opposizione del Papato agli Svevi indusse prima Urbano IV e poi Clemente IV a fare di Carlo d'Angiò, fratello di Luigi IX di Francia, il paladino della Chiesa nella penisola.

Nel giugno 1265 Carlo veniva investito in Roma del Regno di Sicilia. La campagna contro Manfredi iniziava nel gennaio 1266 e nella battaglia di Benevento nel febbraio successivo Manfredi trovava la morte.

Inizia cosi il dominio degli Angioini in Napoli e Sicilia e solo un grande storico come Léonard poteva riuscire a padroneggiare la complessità degli eventi che da allora si succedono nel meridione d'Italia in mano francese.

Tutti gli aspetti della dominazione angioina trovano infatti puntuale e documentato riscontro in quest'opera fondamentale, dall' amministrazione dello Stato alla giustizia, all'imposizione fiscale, all' attività economica, mentre l'autore dipana con grande maestria il complesso intreccio della politica e dei rapporti con gli altri Stati della penisola, i tentativi di espansione orientale e la questione ungherese.

Non meno esauriente è la ricostruzione della personalità dei singoli sovrani, dallo stesso Carlo I, a Carlo II lo Zoppo, a Roberto, alla regina Giovanna, che legherà alla dinastia un altro ramo degli Angiò con il suo matrimonio con Luigi principe di Taranto.

Ma sarà dal ramo di Durazzo che verrà con Carlo III la deposizione e l'imprigionamento dell'infelice regina. Con la morte di Giovanna nel 1382 e con quella, quattro anni dopo, del suo carnefice e successore Carlo III si ha la fine della casata e dell' entità politica creata dal primo Angiò, anche se gli Angiò- Valois avranno per ancora un secolo la titolarità del regno di Napoli.

Pagine di storia famose come quella dei Vespri siciliani vengono ricostruite con grande rigore e abilità narrativa, cosi da offrire al lettore un panorama esauriente di un periodo tra i più complessi nella storia d'Europa e d'Italia.

 


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