Titolo: Decamerone
Autore/i: Giovanni Boccaccio
Interprete: Peppe Barra
Musiche: Lino Cannavacciuolo
Versione e regia di Renato Giordano
Produzione: Marocco Music, Rai Trade
Anno di produzione: 2006
Disponibilità: NO
Il Decamerone è il contraltare popolare della Divina Commedia. E' una grande storia di gente normale, la prima (bisognerà aspettare 'I Promessi Sposi' per averne un'altra) rappresentazione della Commedia Umana nella nostra lingua. E quindi anche con tutti gli istinti 'fondamentali', cioè il Sesso, il Denaro e La Roba, la Religione e infine il desiderio della Vita e l'attesa della Morte. Molle costanti e potenti dell'agire umano.
Ed ecco che ci mostra donne ritratte crudamente nel fremere dei sensi, e fanciulle disegnate con i rossori dei primi amori, furfanti maliziosi e lerci ladruncoli, cinici avidi e ricchi spavaldi. Ma anche una storia di Amicizia tra uomini, pensando ad un 'Amici miei' medievale cadenzato da quella filastrocca vagamente inquietante messa in bocca al gruppo dei pittori capitanato da Buffalmacco e Bruno ('Corri corri cavallino, corri insieme a Calandrino').
Naturalmente un adattamento teatrale non poteva comprendere tutto il Decameron, quindi per la drammatizzazione sono state scelte solo alcune novelle tra le più famose: quella di Andreuccio da Perugia prima beffato e poi beffatore ; quella del frate che vuole attaccare 'la coda' alla moglie di un amico per trasformarla in cavalla; la storia d'amore di Ricciardo e Caterina (precursori di Giulietta e Romeo); Peronella che nasconde l'amante nell'orcio; i due compari che si promettono di tornare dall'altro mondo per dirsi come si stà nell'aldilà; Calandrino e la finta elitropia, la pietra di Bengodi che rende invisibili, Calandrino innamorato, Lisabetta, la ragazza siciliana privata cruentemente del fidanzato, etc.
UNDICI novelle splendide che diventano Teatro Vivo, coordinate dal protagonista di varie storie del Decamerone: Bonamico Buffalmacco. Il famoso pittore del 'Trionfo della Morte' (ancora parzialmente visibile nel camposanto di Pisa) che dipinge durante l'intero spettacolo, come già faceva Giotto nel film di Pasolini, quel mondo, (pur desiderando dipingere l'aldilà) rendendosi conto che potrà restituire solo una parvenza di quell'insieme di voglia di vivere e paura della morte che è la Vita'.
Cosa c'è di meglio per celebrare 'un'epopea' di una grande 'voce' narrante come quella dalle mille sfumature timbriche e dalle mille inflessioni espressive di Peppe Barra? In questa versione del Decameron Barra interpreta Bonamico Buffalmacco, il pittore del 'Trionfo della morte' (ancora visibile nel Cimitero di Pisa) che dipinge durante tutto lo spettacolo destreggiandosi tra le undici novelle (scelte tra le 100 dell'opera) messe in scena.
Lino Cannavacciuolo, che ha collaborato molte volte con Barra, ha composto per questo spettacolo le musiche originali. Ad intercalare le novelle interverrà André de La Roche realizzando le coreografie che Milena Zullo ha scritto per offrire un ulteriore mezzo per interpretare lo spirito della poliedrica opera boccaccesca: quello del linguaggio del corpo, espresso attraverso la danza.
Le novelle scelte sono tra le più famose: quella di Andreuccio da Perugia prima beffato e poi beffatore; quella del frate che vuole attaccare 'la coda' alla moglie di un amico per trasformarla in cavalla; la storia d'amore di Ricciardo e Caterina (precursori di Giulietta e Romeo); Peronella che nasconde l'amante nell'orcio; i due compari che si promettono di tornare dall'altro mondo per dirsi come si stà nell'aldilà; Calandrino e la finta elitropia, la pietra di Bengodi che rende invisibili, Calandrino innamorato, Lisabetta, la ragazza
Elenco dei brani:
Barat
La peste
Il cielo di Baia
Circannu la luna
Anku
Canzone antica
Magica taranta
Mal d'amore
Hana Hana
Susiti amanti
Festa
Ciaola
La malcontenta
Nina Ninà
Il trionfo della Morte
Comu la luna