noapolis noaTitolo: Noapolis
Autore/i: Vari
Esecuzione: Solis String Quartet, Gil Dor
Produzione: EGEA - Sud Music
Anno di produzione: 2011
Codice EAN: 8015948303023
Disponibilità: No

 


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La cantante israeliana Noa fa parte del panorama culturale italiano da quasi 20 anni. Le centinaia di concerti che ha dato in tutta Italia insieme al suo collaboratore Gil Dor, la sua indimenticabile Ave Maria eseguita per Papa Giovanni Paolo II in Vaticano e il testo e l’interpretazione della canzone "Beautiful That Way" del film "La vita è bella", le hanno fatto guadagnare l’amore e l'ammirazione del pubblico italiano. I suoi successi e le sue attività per la Pace le hanno portato numerosi riconoscimenti.
È stata insignita del titolo di "Cavaliere della Republica" dal presidente Napolitano ed è stata scelta come ambasciatore dall'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura delle Nazioni Unite (FAO). Per anni Noa e Gil hanno concluso la loro attività concertistica in Italia con una canzone napoletana come bis, in omaggio alla cultura dell’Italia, un Paese che amano così tanto. Nel 2002 hanno incontrato il Solis String Quartet di Napoli e insieme a loro hanno allargato il loro repertorio napoletano e hanno creato un programma di canzoni napoletane con arrangiamenti speciali. Da questa collaborazione è nato l’album “Noapolis”, in cui Noa interpreta alcune delle più belle pagine della tradizione napoletana. Noa ha ricevuto il prestigioso "Premio Caruso" per la sua straordinaria versione di "Torna Surriento" ed ha ricevuto ovazioni in tutta Italia per le sue uniche e toccanti interpretazioni di queste canzoni eterne.

Lei si chiama Achinoam, non Carmela, eppure sta là – o qua? – rosa, preta e stella, icona glocal di un canto antichissimo, così vicino, così lontano. Voce di tufo e deserto, di mare e di vulcano, se è mai possibile, di distanze che uniscono, di rigore che non cozza con la passione. Strange days, sono strani tempi davvero se “’a reggina ‘e Napule” non si chiama nemmeno Maria, ma viene da Tel Aviv, tempi confusi, eppure è affascinante veder continuare il drammatico viaggio dei bastimenti napoletani per terre così lontane, oppure tornare finalmente a casa nel canto libero del cardillo del Mediterraneo. La scugnizza d’Israele, yemenita a New York, sa che “La vita è bella” perché sa cantare, ma anche ascoltare. Nei suoi viaggi-tournée ha raccolto voci e melodie, versi e storie, emozioni e racconti, ma s’è ritrovata solo nel corpo di Napoli, immergendosi gradualmente, ostinatamente, profondamente nelle viscere della città porosa, in un patrimonio canoro vicino alle sue corde, alla sua ugola cristallina, al suo cinguettare pallido e assorto in cui dimentica le radici per diventare la nipote di Gilda Mignonette, la figlia ribelle di Giulietta Sacco, educata al rock e al jazz per tornare alla malia verace di “Chiove a zeffunno”. I classicissimi più usurati, come “Torna a Surriento”, trovano nuova vita, ed è un miracolo, come il melodicissimo contrappunto di “Era de maggio”, l’affondo feroce di “Sia maledetta l’acqua”, la tenerezza di “Nonna nonna” per la prima volta in lingua ebraica. Se “Noa-Tel Aviv” ha portato nella Terra Promessa e Divisa e Ferita e Combattuta il pianeta Cantanapoli, in questo “Noa Sings Napoli” nasce una nuova città, Noapolis, metropoli così nobile da meritare il ritorno del canto delle sirene. Il Solis String Quartet, Gil Dor e Zohar Fresco costruiscono trame delicate, cameristiche, ma mai snob, da concertino che vorremmo tutti ritrovare nel sogno di una notte di mezza estate, nel mondo fatato delle canzoni popolari, delle emozioni che resistono al logorio del tempo perché esistono artisti capaci di rilanciarle, trasportarle nel mondo del presente, assicurando loro il passaporto per il futuro. Noa è Carmela e Maria, è l’ultima luciana anche se non è nata a Santa Lucia, è l’ultima cartulina ‘e Napule, anche se ha dovuto lavorare duro e tanto per impossessarsi quasi perfettamente del dialetto dei sommi Bovio e Di Giacomo. Noa balla la “Tammurriata nera” con la consapevolezza del suo dna frutto di incroci, culturali, razziali, “non sono bianca, non sono nera”, si tormentava da ragazzina alla ricerca della sua identità. Che è armonia perduta, come il canto di Caruso e di Pasquariello, come una villanella smaniosa, come gli echi di fronne e vutate che la cantante fa suoi con spietata maestria, con la saggezza di una virtuosa che non sacrifica nulla sull’altare della tecnica. In “Fenesta vascia” ogni legato, ogni sospiro, ogni pausa, ogni finale prolungata è colpo al cuore e balsamo sulle ferite, elogio eufonico e macchina del tempo che permette di arrestare la corsa contro lo stress che ci corrode quotidianamente. Noa trillo, Noa acuto, Noa basso profondo, Noa serenata sul mare, Noa sciantosa senza ammiccamenti, Noa malinconia, Noa appocundria, Noa verace, Noa “Autunno”, Noa profumo di maggio, Noa sfrontata, Noa eco d’Oriente, Noa voce d’Occidente.
Benvenuti a Noapolis, bentornati a Napoli.
Federico Vacalebre

Dal sito web ufficiale di Noa:
NOAPOLIS is a project of Neapolitan songs performed by NOA, Gil Dor, Zohar Fresco and the Solis String Quartet.
NOA has been part of Italy’s cultural landscape for almost 20 years.
The hundreds of concerts she has given from North to South together with her musical collaborator Gil Dor, her cultural fusion encouraging unity and dialogue on all levels, her unforgettable version of Ave Maria performed for Pope John Paul II at the Vatican and the lyrics and performance of “Beautiful that Way”, theme song of Roberto Benigni’s award winning film “La Vita e Bella”, have all earned her the love and admiration of the Italian public. She has been recognized for her career achievements and extensive Peace activity on numerous occasions, being awarded the title “Cavalliera de la Republica” by President Neapolitano and being chosen good will ambassador of the Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO).
For years Noa and Gil have ended their concerts in Italy with a Neapolitan song as an encore and homage to the beautiful culture of Italy, the country they love so dearly.
In 2002 they met the Solis String Quartet of Naples and together with them, enlarged their Neapolitan repertoire and created and entire program of Neapolitan songs with special arrangements.
In 2005 Noa and Gil released an album called “Napoli- Tel Aviv”, where Gil Dor translated the Neapolitan lyrics into Hebrew. The album enjoyed widespread success.
This year will see the release of Noapolis, where Noa performs all these beautiful songs in the original Neapolitan dialect.
Noa is the recipient of the prestigious “Premio Caruso” for her extraordinary rendition of “Torna Surriento” and has receive standing ovations from audiences throughout Italy for her unique, heartfelt performances of these eternal songs.

Elenco dei brani:

1. Santa Lucia Luntana
2. Era De Maggio
3. Alla Fiera Di Mastrandrea
4. Fenesta Vascia
5. Sia Maledetta L’Acqua
6. Autunno
7. Torna A Surriento
8. Napule Ca’ Se Ne Va
9. I’ Te Vurria Vasa’
10. Nini Kangy
11. Villanella Che All’Acqua Vai
12. Tammurriata Nera
13. ‘A Cartulina ‘E Napule
14. Nonna Nonna (Gaa’gua)

 


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