Autore: Agnese Palumbo
Titolo: 101 cosa da fare a Napoli almeno una volta nella vita.
Descrizione: Edizione in brossura, in 8°; 336 pagine circa; riccamente illustrato
Luogo, Editore, data: Roma, Newton & Compton, novembre 2008
Prezzo: Euro 13,90
ISBN13: 9788854112254
Disponibilita': In commercio
Si arriva a Napoli con un po' di pregiudizio o con l'idea che questa citta' sia tutta sole, pizza e mandolino.
Premesso che la pizza è una delle cose migliori che esistano al mondo e che la musica napoletana resta uno dei patrimoni dell'umanita', possiamo serenamente affermare che Napoli oggi è molto altro.
È l'arte contemporanea fruibile da tutti, è storia che trasuda dai palazzi, è Eleonora Pimentel Fonseca e le altre donne della rivoluzione del '99, è entrare in un vicolo e trovarsi davanti a un Caravaggio che ti sconvolge, è la nebbia sottile che fa sparire il Vesuvio, è trovarsi sotto il naso la mappa della citta' quando ti affacci da San Martino, Napoli è il sapore dei taralli che ti lascia la lingua in fiamme per tutto il pomeriggio, è il caffé intellettuale di via Bellini o quello caotico di via San Sebastiano, è passeggiare per via Tribunali con la musica del Conservatorio che riempie le stradine strette.
A tendere bene l'orecchio si può ancora sentire cantare la sirena che tentò invano di sedurre Ulisse ma fece innamorare perdutamente i napoletani.
Lasciarsi ammaliare da Partenope: questa è l'unica cosa che può fare il viaggiatore in partenza per Napoli.
Ecco alcune delle 101 esperienze:
Passare bendati tra i due cavalli di piazza del Plebiscito
Mangiare taralli caldi e bere birra fredda sugli scogli di Mergellina
Perdersi nel reticolo dei Quartieri Spagnoli
Salutare il teschio "laureato" a San Martino
Spaventarsi a Sansevero
Lasciare un caffé sospeso
Commuoversi alla Ruota degli Esposti
Imparare la Tarantella
Origliare la storiella delle statue di Palazzo Reale
Curare le bambole all'ospedale
Farsi predire il futuro dalle sibille
Premesso che la pizza è una delle cose migliori che esistano al mondo e che la musica napoletana resta uno dei patrimoni dell'umanita', possiamo serenamente affermare che Napoli oggi è molto altro.
È l'arte contemporanea fruibile da tutti, è storia che trasuda dai palazzi, è Eleonora Pimentel Fonseca e le altre donne della rivoluzione del '99, è entrare in un vicolo e trovarsi davanti a un Caravaggio che ti sconvolge, è la nebbia sottile che fa sparire il Vesuvio, è trovarsi sotto il naso la mappa della citta' quando ti affacci da San Martino, Napoli è il sapore dei taralli che ti lascia la lingua in fiamme per tutto il pomeriggio, è il caffé intellettuale di via Bellini o quello caotico di via San Sebastiano, è passeggiare per via Tribunali con la musica del Conservatorio che riempie le stradine strette.
A tendere bene l'orecchio si può ancora sentire cantare la sirena che tentò invano di sedurre Ulisse ma fece innamorare perdutamente i napoletani.
Lasciarsi ammaliare da Partenope: questa è l'unica cosa che può fare il viaggiatore in partenza per Napoli.
Ecco alcune delle 101 esperienze:
Passare bendati tra i due cavalli di piazza del Plebiscito
Mangiare taralli caldi e bere birra fredda sugli scogli di Mergellina
Perdersi nel reticolo dei Quartieri Spagnoli
Salutare il teschio "laureato" a San Martino
Spaventarsi a Sansevero
Lasciare un caffé sospeso
Commuoversi alla Ruota degli Esposti
Imparare la Tarantella
Origliare la storiella delle statue di Palazzo Reale
Curare le bambole all'ospedale
Farsi predire il futuro dalle sibille