Autore: Giuseppe Maria Galanti
Titolo: Scritti sull'Italia moderna
A cura di Mirella Mafrici
Descrizione: Volume in 8° (cm 23 x 15); 711 pagine
Luogo, Editore, data: Cava de' Tirreni (SA), Di Mauro, aprile 2003
ISBN: 97888 86473149
Prezzo: Euro 41,50
Disponibilita': In commercio
Per troppo tempo desiderate dagli studiosi, dal primo Ottocento ad oggi, appaiono finalmente, in edizione critica diretta da Augusto Placanica, le Opere di Giuseppe Maria Galanti, uno degli spiriti più coerenti e originali del tardo Settecento meridionale e del fidente illuminismo che vi circolava. Il progetto, di venti volumi in più tomi, prevede la pubblicazione di tutte le opere del Galanti, sia edite che inedite, con introduzioni storico-critiche, commenti esegetici, note ai testi e apparati delle varianti.
Resa definitivamente affidabile grazie al recente diretto riscontro di tutti i manoscritti esistenti, l'edizione riserverà anche la sorpresa dei tanti testi galantiani che, universalmente conosciuti nell'ultima forma a stampa curata dall'autore, presentano numerose integrazioni manoscritte successive, redatte dall'autore stesso, in vista di un'ultima organica sistemazione di tutti i suoi scritti: impresa da allora rimasta inattuata, nonostante molti tentativi, e solo oggi portata a compimento. È una descrizione non solo geografica, ma anche politica, sociale, economica, con largo spazio ai presupposti storici, l'Italia moderna di Galanti, ben diversa da quella delineata da Busching e da Jagemann. Nella sua analisi lucida e spassionata il riformatore molisano si rivela attento e acuto osservatore della «più bella parte d'Europa» tra il tardo Settecento (Descrizione d'Italia, 1782 e 1791) e gli inizi dell'Ottocento (Giornale di viaggio, 1804 e l'inedita Descrizione d'Italia, 1806). Ne emerge, grazie ad una moderna metodologia di indagine statistica, l'affresco di una penisola con le sue luci e le sue ombre, con i suoi ritardi e i suoi ammodernamenti, con i suoi luoghi canonici e i suoi stereotipi, con una realtà socio-economica già smaliziata rispetto alle province meridionali e tutta da scoprire nell'ordito complessivo del pensiero del grande illuminista.