pietro_paolo_parzaneseAutore: Francesco Barra
Titolo: Pietro Paolo Parzanese.
Sottotitolo: Una biografia politica
Descrizione: Volume in formato 8°; 167 pagine.
Luogo, Editore, data: Avellino, Il terebinto, 2011
Collana: Biografie e personaggi
Prezzo: Euro 12,00
Disponibilità: In commercio

 


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Il volume è nato quale sviluppo, ampliamento e approfondimento della relazione tenuta nell'ambito del Convegno di studi indetto dalla Diocesi di Ariano Irpino - Lacedonia in occasione del 200° anniversario della nascita di Pietro Paolo Parzanese, svoltosi ad Ariano il 6-7 novembre del 2009, i cui Atti non sono ancora stati pubblicati. L'impossibilità di contenere nello spazio, pur ampio, di una relazione la complessità delle tematiche del Parzanese "politico", ha indotto l’autore a dedicare all'argomento un volume monografico.
La definizione di biografia “politica” indica innanzitutto il taglio essenzialmente storico-politico, e non letterario, della ricostruzione della figura di Parzanese e del suo effettivo ruolo nelle vicende del Mezzogiorno romantico, con particolare rilievo alla rivoluzione del 1848. Ciò è consentito all’autore da un ampia base documentaria inedita, criticamente utilizzata.

Un critico contemporaneo, il ligure Baccio Mainieri, affermava nel 1865 che «la scomparsa del Parzanese aveva lasciato un vuoto nella letteratura e nella poesia italiana, e fu insieme una perdita per quel clero dotto e civile, alle cui virtù la moderna Italia deve quella stima ed affetto, che sono un tanto conforto ad ogni onesto». E così effettivamente era, soprattutto se si considera lo straordinario contributo intellettuale e politico che, una volta conquistata la libertà, il poeta di Ariano avrebbe senz'altro potuto continuare a dare alla sua terra e all'Italia unita.

La sua funzione di mediazione culturale, nel popolarizzare e divulgare tanto tra le élite che tra le masse le idealità costituzionali e nazionali, era risultata comunque quanto mai efficace, ed essa, attraverso i suoi versi facili e scorrevoli, trasmessi per lo più oralmente, si sarebbe prolungata ben al di là della sua stessa esistenza. Né meno valida era stata la sua funzione di rompere il blocco reazionario-conservatore che si basava sulla stretta alleanza tra Chiesa e monarchia borbonica, spostando gruppi consistenti del clero e del laicato cattolico sulle posizioni del cattolicesimo liberale. Infine, la sua predicazione e i suoi versi avevano promosso l'emancipazione dei poveri e dei diseredati, offrendo loro una speranza di riscatto e di promozione umana, mantenendo viva, com'egli stesso affermava nella prefazione ai Canti del povero del 1851, «nel cuore degli artigiani, dei contadini e dei poveri la fede nella provvidenza di Dio, la credenza nell'eterno avvenire, l'amore al lavoro, la rassegnazione nei mali, l'affetto verace pel bene della patria». In tutto questo, essenzialmente, consiste il significato storico della figura e dell'opera di Pietro Paolo Parzanese.

 


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