Dante Alighieri - 'A DIVINA CUMMEDIA. 'Nfierno - Priatorio - Paraviso. A cura di Francesco SepeAutore: Dante Alighieri
Traduttore: Francesco Sepe
Titolo: 'A Divina Cummedia
Sottotitolo: 'Nfierno - Priatorio - Paraviso
Descrizione: Volume rilegato, di cm 30,5 x 21,5; pagine 506; dedica a penna all'occhiello; illustrazioni di Francesca Nappo
Luogo, Editore, data: Palma Campania (Na), Michelangelo 1915 Editore, s.d.
Collana:
ISBN: 9788896955123
Condizioni: come nuovo
Prezzo: Euro 45,00
Disponibilità: 1 esemplare

 


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Il libro è il frutto di ben 10 anni di lavoro in cui l’autore, Francesco Sepe, ha tradotto in napoletano le tre cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri, con la consulenza linguistica del prof. Raffaele Urraro e la supervisione del prof. Pasquale G. Santella. Il traduttore ha preso come modello il napoletano “verace”, quello codificato da grammatica e dizionario della lingua, ma lo ha arricchito anche con parole ed espressioni della “provincia”. Nel testo, con grande perizia, ha conservato la struttura della terzina dantesca, composta da tre endecasillabi caratterizzati dalla mobilità del disegno accentuativo, di cui il primo e il terzo rimano tra di loro, mentre il secondo rima con il primo e il terzo della terzina successiva come gli anelli di una catena, secondo lo schema ABA BCB CDC DED, pertanto la rima viene sempre conservata come nel modello dantesco.
La traduzione naturalmente, non è, e non potrebbe esserlo, letterale; sicché talora, per salvaguardare il senso, una espressione viene sintetizzata, talora ampliata, talora, quando è pregnante o allusiva, sciolta in una perifrasi. Di fronte a concetti filosofici o teologici astratti Francesco Sepe ha teso a semplificare, cercando di renderli, per quanto possibile, più facilmente comprensibili. Certo non si può parlare di reinterpretazione, ma di certo la traduzione si fa arte e artifizio con novità linguistiche grazie all’enorme e complesso patrimonio del vocabolario napoletano.
Il libro presenta affrontate il testo dantesco e quello tradotto. Per quello dantesco si è seguito il testo di G. Petrocchi (a cura di), La commedia secondo l’antica vulgata, Edizione Nazionale della Società Dantesca Italiana. I (Introduzione), II (Inferno), Mondadori, Milano 1966; III (Purgatorio), IV (Paradiso), ibid. 1967.
Il testo è impreziosito da una nota critica di Pasquale G. Santella e da disegni a matita originali di Giovanna Sepe e Alfonso Dell’Isola. In appendice è disposto un succinto ma utilissimo Dizziunario a cura di Giovanni Conza.

 


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