ARMANDO DE STEFANO. Continuità nel Realismo - Arturo FrattaCuratore Arturo Fratta:
Titolo: Armando De Stefano
Sottotitolo: Continuità nel Realismo
Descrizione: Volume rilegato, con sovraccoperta, in formato 4° (cm 29 x 25); 257 pagine; sontuosa iconografia, prevalentemente a colori, con molte tavole nel testo e fuori testo, prevalentemente a tutta pagina ed alcune su doppia pagina
Luogo, Editore, data: Napoli, Arte Tipografica, 2005
Collana: 
ISBN: 888977603X 9788889776032
Prezzo: Euro 50,00
Disponibilità: 1 esemplare

 


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Prefazione dell'Editore:
"Questo libro, che segue ai molti pubblicati sui sessant'anni della partecipazione di Armando De Stefano al mondo dell'arte, non ha la pretesa, né il proposito, di esaurire la documentazione della sua opera pittorica, ma piuttosto costituisce il tentativo di aggiungere, in una sintesi che va
dagli inizi agli anni più recenti, la testimonianza di un decennio di lavoro poco conosciuto. Un decennio che vide, tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta, l'affermazione del neo-realismo, e politicamente si identificò con la cultura marxista democratica, sulla linea estetica di Gyôrgy
Lukics, egemone in quegli anni.
L'interesse documentario del volume, anche se non il solo, se non il principale, si concretizza nella possibilità di costatare, attraverso un ingente numero di riproduzioni delle opere, che quella degli anni giovanili non fu un'omologazione temporanea dell'Artista, ma piuttosto una scelta, mantenuta nel tempo, di coerenza culturale con la grande tradizione pittorica napoletana.
Un modo di percepire e rappresentare la realtà, e non soltanto quella esteriore, con una costanza che ci pemette di parlare, per Armando De Stefano, di continuità nel realismo. Che è poi il titolo dato a questo libro.
Tale suo atteggiamento è inoltre confermato dalla pubblicazione degli scritti critici di vari autori, contemporanei alle opere e ai cicli pittorici, dove è dichiarato il costante impegno d'una visione realistica, affiorante anche nelle rappresentazioni di maggiore ambiguità percettiva.
Preferendo a un testo conclusivo la contemporaneità di queste testimonianze, si è voluto lasciare al lettore il giudizio e la deduzione complessiva sull'opera di un Maestro della pittura napoletana del nostro tempo."

 


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