LA FAMIGLIA MONTALBANO - Saverio Montalto

Autore: Saverio Montalto
Curatore:
Titolo: La famiglia Montalbano
Prima edizione
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 13,5); 404 pagine
Luogo, Editore, data: Chiaravalle Centrale (CZ), Frama's Edizioni, 1973
Collana: Rosso e nero, n. 1
ISBN:
Condizioni:
Note: raro
Prezzo:
Disponibilità: NO
Il romanzo La famiglia Montalbano ha un indiscusso valore sociale. Chiarisce, ove ve ne sia ancora l’esigenza, che anche la ‘ndrangheta “di una “volta” non rispettava regole o codici d’onore ma, come è ben scritto e descritto nel testo, ogni azione compiuta dagli affiliati era unicamente tesa a guadagnare illecitamente denaro o altri beni. Tramite l’uso della violenza verso coloro che non appartenevano alla “famiglia” e senza per coloro che ne erano membri.

La vicenda critica del romanzo meriterebbe ulteriori approfondimenti, in quanto è molto probabile che con “La famiglia Montalbano” ci si trovi davanti al primo caso di romanzo organico sulla malavita organizzata. A condizionare l’uscita del volume, e con ogni probabilità tutta la vicenda critica dell’autore, che all’anagrafe si chiamava Francesco Barillaro, fu certamente la tragica vicenda umana dello stesso, che a seguito dei ripetuti maltrattamenti del cognato nei confronti della sorella, colto da raptus ,sparò uccidendo la sorella stessa e ferendo il cognato. Passò dunque diversi anni in carcere, esperienza dalla quale uscirà poi un ulteriore suo lavoro “memorie del carcere” appunto.

Il libro racconta la Locride del dopoguerra, dove già l’incidenza degli affiliati alla criminalità risultava essere altissima, quasi totale tra i giovani. Personaggi che nulla hanno a che spartire con i briganti descritti da altri grandi autori calabresi come Alvaro e Misasi, seguono solo logiche di affermazione personale ad ogni costo, di violenza e di sprezzo della vita umana. Nel calderone umano di uomini che hanno sposato questa logica non manca nessun ceto sociale, convivono, più o meno apertamente magistrati, avvocati, medici, proprietari terrieri, politici, commercianti, popolani.

Come ogni grande opera letteraria il libro non teme “l’usura del tempo”, e la sua lettura risulta ancora di assoluto interesse.

Commento tratto dal sito web Calabria on web