planetario_napoletano giovanni de caroAutore: Giovanni De Caro
Titolo: Planetario napoletano
Sottotitolo: Epigrammi ed aneddoti
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 22 x 16); 115 pagine; intonso; fioriture alle copertine ed al risguardo
Luogo, Editore, data: Napoli, F. Bideri, 1958
Prezzo: Euro
Disponibilità: No 

 


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QUATTRO PAROLE AL LETTORE
Il perché di questa raccolta di aneddoti è presto detto.
Il motto di spirito, l'epigramma, la battuta umoristica, passando di bocca in bocca si deformano talvolta, tal'altra perdono la loro efficacia o acquistano un significato diverso. Io ne ascoltai moltissimi nei cenacoli d' arte fiorire spontanei sul labbro di molti artisti con rapidità folgorante. Mi son detto allora: perchè non raccogliere tutte queste scattanti espressioni, così come nascono, o così come sono ripetute da quelli che le hanno a suo tempo ascoltate, prima che, nei succcssivi passaggi, subiscano delle varianti che ne fanno perdere il particolare significato?


L'umorismo è la suprema eleganza dello spirito, e grandi epigrammisti e sapidi umoristi furono Luciano e Marziale, Heine ed Anatole France, Tristan Bernard e Shaw (in verità, troppo corrosivo, questo terribile irlandese!); lo furono Ugo Ricci, con elegante grazia, e Libero Bovio con mordace sottigliezza, come oggi lo sono, squisitamente, Pitigrilli e Pasquale Ruocco. Ma anche tanti altri poeti e scrittori nostri avevano pronto sul labbro la facezia, non sempre sferzante, spesso bonaria ma non meno arguta.
Tutti questi personaggi, che dettero all'arte opere che non si dimenticano: da Matilde Serao a Roberto Bracco, da Vincenzo Gemito a Eduardo Dalbono, da Raffaele Viviani a Ferdinando Russo, da Salvatore di Giacomo a Luca Postiglione, da Eduardo Scarfoglio a Giovanni Capurro e cantanti, musicisti, attori, “guitti”, canzonieri, formano il “piccolo mondo” colorito e vivace, bohémien e blasé, oggi scomparso, e passano in queste pagine quasi con la guizzante destrezza di valenti schermitori, che partono a fondoper l'immancabile stoccata al petto dell'antagonista.
Se questa mia raccolta di aneddoti avrà il consenso di voi lettori, sarà lautamente ricompensata la mia modesta fatica.

 


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