FATTI. FUMMO. Diario di una stupefacente quarantena - Augusto PennaAutore: Augusto Penna
Curatore:
Titolo: Fatti. Fummo.
Sottotitolo: Diario di una stupefacente quarantena
Prefazione di Irvine Welsh
Descrizione: Volume in formato 8°; 144 pagine
Luogo, Editore, data: Napoli, Magmata, 2022
Collana: 
ISBN: ‎ 8899928770
EAN: ‎ 9788899928773 
Condizioni: nuovo
Note:
Prezzo: Euro 15,00
Disponibilità: In commercio

 


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Al centro del libro c’è Nando, il protagonista indiscusso che ha sempre vissuto la vita al massimo facendo di bar, locali notturni e festival il suo pane quotidiano. Ritrovatosi - come il mondo intero - in lockdown, si trova a dover affrontare e comprendere non solo i propri amici ma - come molti di noi - un sé di cui era pressoché inconsapevole. Sgamato, Gelso, Marcellina, Aria ruotano intorno a lui dando vita a episodi tragicomici fino a un finale sorprendente. Passato e presente si mescolano e attraverso Nando il lettore avrà modo di ridere a crepapelle, ma anche di rendersi conto di essere molto piccolo di fronte all’imprevedibilità della vita.

"Questo strano virus era comparso qualche ora prima e si diffondeva con una rapidità da fare paura. In quel momento Nando aveva capito che stava succedendo qualcosa di molto più grave di ciò che aveva immaginato. Quello che non aveva capito subito è che avrebbe cambiato di molto la sua vita.
La festa si svolse con pochissime persone e il locale chiuse prima del previsto, intorno alle quattro del mattino (di solito l’ultimo disco si chiamava alle sei). Nando e il suo fido compagno di avventura Marcello - meglio noto come “Lo Sgamato”, perché ogni volta che diceva una palla veniva immediatamente scoperto - si misero in macchina alla volta di casa, per proseguire, come da copione, la festa fino all’ora di pranzo del giorno successivo. Sotto casa avrebbero trovato, sempre da copione, un paio di macchine di amici con vodka e sorrisi al limite della paresi, pronti a farsi quattro piani di scale per accedere al favoloso mondo di Nando. Lì c’era la consolle e dei vicini permissivi, il che significava una sola cosa: after. Ma durante quella strana giornata era scattato qualcosa in lui. E quando giunse sotto casa liquidò quella decina di persone con un secco: “Ragazzi, non è cosa, non sto di genio”.
Una volta dentro non continuò nemmeno a bere vodka e a parlare dei massimi sistemi con Sgamato. Era troppo pensieroso e si mise a letto".

Leggendo questo libro il lettore avrà modo di ridere a crepapelle, ma anche di rendersi conto di essere molto piccolo di fronte all’imprevedibilità della vita.
Questo è ciò che siamo, nudi e crudi, una volta privati di tutte le distrazioni che rappresentano sia l’ossatura che tiene insieme la nostra quotidianità sia il nonsense che la mette a soqquadro...


 


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