i ritratti del museo della musica di bolognaCuratori: Lorenzo Bianconi, Maria Cristina Casali Pedrielli, Giovanna Degli Esposti, Angelo Mazza, Nicola Usula, Alfredo Vitolo
Titolo: I ritratti del Museo della Musica di Bologna
Sottotitolo: da Padre Martini al Liceo Musicale
Prefazione di Lorenzo Bianconi
Descrizione: Volume rilegato, in formato 8° (cm 24 x 17); pagine 684 + XVIII; 385 figure nel testo a colori, alcune a tutta pagina.
Luogo, Editore, data: Firenze, Olschki, 2018
Collana: Historiae Musicae Cultores, vol. 129
ISBN: 9788822263490
Prezzo: Euro 90,00
Disponibilità: In commercio

 


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Intorno al 1770 il francescano Giambattista Martini (1706- 1784) avviò nel convento di San Francesco in Bologna una raccolta di ritratti di musicisti, contemporanei e del passato. Tra i tanti pezzi prelibati che l'insigne teorico, erudito e storico della musica seppe attrarre da ogni parte d'Italia e d'Europa spiccano - per citare soltanto i più famosi - il J.C. Bach di Gainsborough, il Farinelli di Corrado Giaquinto, un ritratto di Mozart ventunenne, oltre al trompe-l'ceil degli scaffali di libreria di G.M. Crespi.
Con l'istituzione del Liceo musicale (1804) la collezione passò alla città di Bologna e sull'arco di due secoli si è vieppiù arricchita: basti ricordare i ritratti di lsabel Colbran, Rossini, Martucci, M.E. Bossi, nonché l'Arrigo Serato di Casorati.

Dei 312 ritratti - oggi uno dei vanti del Museo della Musica - circa la metà riguardano membri dell'Accademia Filarmonica, fondata nel 1666, e docenti del Liceo musicale, poi Conservatorio statale.

Il catalogo generale dei ritratti di musicisti conservati nel Museo della Musica di Bologna è stato concepito, avviato e realizzato da tre storici dell'arte, conoscitori della pittura bolognese e italiana dal Sei al Novecento: Maria Cristina Casali Pedrielli, Giovanna Degli Esposti e Angelo Mazza. Sul versante storico-musicale il lavoro è poi stato seguito da tre musicologi: Lorenzo Bianconi, già ordinario di Drammaturgia musicale nell'Università di Bologna; Nicola Usula, studioso dell'opera in musica del Seicento; e Alfredo Vitolo, bibliografo musicale, già bibliotecario nel Museo della Musica.

Il catalogo generale dell'iconoteca ne descrive analiticamente storia e contenuto. Tutti i dipinti sono riprodotti a colori, 54 di essi a piena pagina.

 


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