Autore: Angelo Borzelli
Titolo: Successi tragici et amorosi di Silvio et Ascanio Corona
Descrizione: Volume in formato 8°; 284 pagine; illustrato
Luogo, Editore, data: Napoli, Stamperia del Valentino, 2015
Collana: Sotto il cappello. N. 8
ISBN: 9788895063690
Prezzo: Euro 24,00
Disponibilità: In commercio
Questo "Successi tragici et amorosi" pubblicato dal Borzelli nel 1908 per i tipi dell' editore Pierro, costituisce il naturale antefatto del volume "Nuov'aggiunta ... " da noi pubblicato in questa collana. Il manoscritto Corona, qui riassunto e commentato dall' Autore, costituisce solo una parte dell'intera opera, la quale rende conto in qualche modo - riportandone brani - di tutta una più complessa e vasta produzione sul generico argomento galante di ambito napoletano.
In particolare vengono chiamati in causa i tanti manoscritti - centinaia - censiti in biblioteche sparse sul territorio nazionale.
Questa prima parte - esegetica - è anche preparatoria all' altra, nella quale abbiamo proposto il testo originario integralmente trascritto.
Di più: figurando nel testo del Borzelli alcuni tra i profili tracciati nel secondo volume, è possibile effettuare un raffronto tra le stesure originali e la loro riduzione operata dall'Autore nel presente volume. Anche se una parte delle "cronache" sono vere leggende metropolitane, plasmate ad arte su novelle del Bandello o del Boccaccio da detrattori che intendevano minare l'onorabilità di famiglie molto in vista, quello che infine ne risulta è un affresco abbastanza esauriente dei costumi e della morale del periodo tardo rinascimentale e barocco che, al contrario di quanto accaduto per altre realtà geografiche italiane, appartiene ad una Napoli ormai dimenticata.
Di più: figurando nel testo del Borzelli alcuni tra i profili tracciati nel secondo volume, è possibile effettuare un raffronto tra le stesure originali e la loro riduzione operata dall'Autore nel presente volume. Anche se una parte delle "cronache" sono vere leggende metropolitane, plasmate ad arte su novelle del Bandello o del Boccaccio da detrattori che intendevano minare l'onorabilità di famiglie molto in vista, quello che infine ne risulta è un affresco abbastanza esauriente dei costumi e della morale del periodo tardo rinascimentale e barocco che, al contrario di quanto accaduto per altre realtà geografiche italiane, appartiene ad una Napoli ormai dimenticata.