FINO ALL'ULTIMA SALA. Storia delle sale cinematografiche napoletane dal 1896 ad oggi - Giancarlo Giacci

A svelare l’obiettivo del volume “Fino all’ultima sala” di Giancarlo Giacci, edito da Martin Eden, é il sottotitolo “Storia delle sale cinematografiche napoletane dal 1896 ad oggi”. L’Autore omaggia, infatti, le figure di Mario Recanati, Menotti Cattaneo e Roberto Troncone, pionieri che aprirono in città le prime sale cinematografiche, accenna a Elvira Notari, prima regista donna, di origini salernitane e a Leda Gys e Oreste Tesorone, tra gli interpreti più significativi del cinema muto partenopeo.

Ma il cuore del volume, che si pregia della prefazione di Mario Martone, sono le tabelle con le quale l’Autore evidenzia il numero di sale cinematografiche che negli anni hanno chiuso i battenti. Se a Chiaia – Posillipo un tempo erano in funzione ventidue sale, oggi restano aperte solo due; a Montecalvario si passa da cinquantaquattro a una; a Stella San Carlo Arena da undici a nessuna, così come a San Lorenzo Vicaria, che ne vantava trentadue e ai giorni nostri non ne ha nessuna in funzione. Analogo discorso per Secondigliano (da 7 a 0), per Barra – Ponticelli (da 11 a 1) e per Fuorigrotta (da17 a 1). L’unica Municipalità che sembra ancora resistere, in qualche modo, è quella del Vomero-Arenella che dalle diciassette in origine, vanta ancora quattro sale aperte. Di fronte a questi dati impietosi viene in mente quanto affermava Peppuccio Tornatore: “Una città senza cinema è come un viso senza occhi”. Un volume che si chiude con l’elenco delle case di distribuzioni napoletane e con gli omaggi ai vecchi cineclub della città come il NO (Nuovo Operativo), la Cineteca Altro di Mario Franco e il Centro Culturale Giovanile. [...].