NAPOLI AL TEMPO DI NAPOLEONE. Rebell e la luce del Golfo - A cura di Sabine Grabner, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca e Gennaro ToscanoAutore: AA.VV.
Curatore: Sabine Grabner, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca e Gennaro Toscano
Titolo: Napoli al tempo di Napoleone
Sottotitolo: Rebell e la luce del Golfo
Catalogo della mostra tenutasi a Napoli, presso Gallerie d'Italia - dal 23 novembre 2023 al 7 aprile 2024
Descrizione: Volume in formato 8°; 288 pagine; illustrato a colori
Luogo, Editore, data: Milano, Skira, 2023
Collana: Arte moderna. Cataloghi
ISBN: 9788857250823
Condizioni: Nuovo
Note:
Prezzo: Euro 35,00
Disponibilità: In commercio

 


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La mostra Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo restituisce l’atmosfera e l’immagine della città negli anni dal 1808 al 1815, nei quali Gioacchino Murat e la consorte Carolina Bonaparte furono i sovrani molto amati di Napoli. Fu un periodo di progresso e di rinnovato splendore per il Regno, segnato da straordinarie trasformazioni sociali, economiche, urbanistiche e da una particolare attenzione al territorio. La cultura dei coniugi Murat e il loro gusto moderno formatosi a Parigi diedero un grande impulso alle arti, dividendosi tra le regge ufficiali di Napoli e di Caserta e la prediletta residenza privata di Portici.

Mecenati di grandi pittori di figura, Gioacchino e soprattutto Carolina dimostrarono una particolare sensibilità per la veduta e la pittura di paesaggio, chiamando alla loro corte maestri francesi del genere. Una particolare protezione fu riservata al viennese Joseph Rebell, protagonista di questa mostra accanto ad altri specialisti del vedutismo; l’artista soggiornò in Italia a più riprese tra il 1812 e il 1824 e particolarmente a Napoli.

Le vedute della città, del suo golfo e dei magnifici dintorni hanno rappresentato i soggetti da lui prediletti anche dopo la sua partenza da Napoli nel 1815, alimentando in Europa il mito dell’unicità di quel territorio incantato, celebrato dai pittori del Grand Tour. La sua formazione e la sua affermazione vengono rievocate e inserite sullo sfondo del cosmopolita panorama napoletano tra la fine del Settecento e il secondo decennio dell’Ottocento, segnato da numerose personalità di viaggiatori e di pittori di paesaggio che hanno profondamente rinnovato la visione della realtàcome come Joseph Rebell, Michael Wutky, Pierre-Jacques Volaire, Simon Denis, Alexander Dunouy, Louis de Forbin, Johan Christian Dahl, le cui opere vengono per la prima volta poste a confronto.

Protagonista della rassegna è anche la stessa famiglia Murat, il cui importante ruolo, in quegli anni, vuole essere testimoniato con la presenza di numerosi ritratti, dipinti e sculture.

Prestigiosi i prestatori tra i quali si annoverano, oltre al Belvedere di Vienna, partner della mostra, altri importanti musei austriaci, come l’Accademia di Belle Arti di Vienna e la Biblioteca Nazionale Austriaca, e francesi, come il Castello di Fontainebleau e Versailles.

La mostra è curata da Sabine Grabner, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca e Gennaro Toscano, e si avvale della collaborazione dell’Institut Français di Napoli.

Tra i protagonisti della pittura di paesaggio tra Neoclassicismo e Romanticismo spicca la figura del pittore austriaco Joseph Rebell (1787–1828), la cui poetica è caratterizzata dall’originalità nell’indagare e interpretare la natura, osservata e sperimentata sul vero; ma anche dalla forza drammatica con cui sa rendere il paesaggio, rappresentato in particolari situazioni atmosferiche. È stato il precursore di una concezione romantica, basata sulla esaltazione dei valori atmosferici e sentimentali, che ha avuto una decisiva influenza sulle sperimentazioni più moderne.
Il suo esempio è stato infatti fondamentale per l’olandese Antoon Sminck Pitloo e la generazione degli artisti della cosiddetta Scuola di Posillipo.
Formatosi a Vienna, alla scuola di Wutky (protagonista della pittura di paesaggio a Napoli in età illuminista), Rebell arriva nel 1812 a Napoli dove lega la sua affermazione alla corte di Gioacchino e Carolina Murat. Dopo la caduta dei francesi, si trasferisce a Roma, dove nel 1819 per la visita dell’imperatore d’Austria Francesco I a Roma viene allestita una grande mostra di artisti tedeschi a Palazzo Caffarelli. Il sovrano rimase particolarmente colpito dalla bellezza dei suoi paesaggi e gli commissionò una serie di vedute di grandi dimensioni, oggi conservate al Museo del Belvedere a Vienna. Fu Maria Luigia d’Austria, figlia dell’imperatore e duchessa di Parma, a favorire la nomina di Rebell a direttore della Galleria Imperiale e conservatore dei palazzi del Belvedere a Vienna, dove si trasferì definitivamente nel 1824, ottenendo l’incarico di professore di pittura di paesaggio, conservato fino alla sua morte nel 1828.



 


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