Curatore: Mario Epifani, Encarnacion Sanchez Garcia
Titolo: Don Chisciotte
Sottotitolo: tra Napoli. Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi
Catalogo di Mostra. Napoli, Appartamento Storico di Palazzo Reale 14 maggio 20220 / 6 settembre 2022
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 26 x 21); 120 pagine; ricco apparato iconografico a colori
Luogo, Editore, data: Napoli, Paparo, 2022
Collana: Quaderni di Palazzo Reale, n. 2
ISBN: 88-31983-81-4
EAN13: 9788831983815
Condizioni: nuovo
Note:
Prezzo: Euro 25,00
Disponibilità: In commercio
La consolatoria profezia di Sancio Panza a proposito della futura celebrazione nelle arti figurative delle gesta di Don Chisciotte della Mancia, annunciata nell'ultima tappa del ritorno a casa del protagonista del romanzo di Miguel de Cervantes (pubblicato a Madrid tra il 1605 e il 1615), si sarebbe compiuta già nella seconda metà del Seicento e sarebbe stata confermata con creazioni di straordinario valore lungo il Settecento.
Proprio in quel secolo Napoli seppe inserirsi con originalità nell'elaborazione del mito dell'"ingenioso hidalgo", grazie alla serie di arazzi commissionata dal re Carlo di Borbone alla manifattura napoletana per arredare la Reggia di Caserta.
Tessuti tra il 1758 e il 1779 seguendo i modelli dei trentotto cartoni preparatori, gli arazzi furono trasferiti dopo il 1870 nel Palazzo del Quirinale, residenza dei Savoia nella nuova capitale del Regno d'Italia, mentre i cartoni restarono a Napoli e sono oggi conservati nel Palazzo Reale.
La mostra riunisce e mette a confronto per la prima volta un gruppo di arazzi con l'insierne dei cartoni, facendo dialogare gli uni e gli altri con le preziose edizioni illustrate del Chisciotte della Biblioteca Nazionale di Napoli, mentre suggestioni sonore provengono dalla commedia per musica Don Chisciotte della Marcia di Giovanni Paisiello.
Esposti in mostra, nello spazio della Galleria del Genovese e nella sala XXIV dell’Appartamento Storico, 38 cartoni accanto a 7 arazzi (5 con episodi del romanzo e due decorativi), appartenenti alla serie eseguita dalla manifattura napoletana in due riprese tra il 1757 e il 1779 per arredare la Reggia di Caserta e trasferita dopo il 1870 al Palazzo del Quirinale a Roma. Uno degli arazzi, che arriva da Capodimonte, invece, è la testimonianza della manifattura francese.
Proprio in quel secolo Napoli seppe inserirsi con originalità nell'elaborazione del mito dell'"ingenioso hidalgo", grazie alla serie di arazzi commissionata dal re Carlo di Borbone alla manifattura napoletana per arredare la Reggia di Caserta.
Tessuti tra il 1758 e il 1779 seguendo i modelli dei trentotto cartoni preparatori, gli arazzi furono trasferiti dopo il 1870 nel Palazzo del Quirinale, residenza dei Savoia nella nuova capitale del Regno d'Italia, mentre i cartoni restarono a Napoli e sono oggi conservati nel Palazzo Reale.
La mostra riunisce e mette a confronto per la prima volta un gruppo di arazzi con l'insierne dei cartoni, facendo dialogare gli uni e gli altri con le preziose edizioni illustrate del Chisciotte della Biblioteca Nazionale di Napoli, mentre suggestioni sonore provengono dalla commedia per musica Don Chisciotte della Marcia di Giovanni Paisiello.
Esposti in mostra, nello spazio della Galleria del Genovese e nella sala XXIV dell’Appartamento Storico, 38 cartoni accanto a 7 arazzi (5 con episodi del romanzo e due decorativi), appartenenti alla serie eseguita dalla manifattura napoletana in due riprese tra il 1757 e il 1779 per arredare la Reggia di Caserta e trasferita dopo il 1870 al Palazzo del Quirinale a Roma. Uno degli arazzi, che arriva da Capodimonte, invece, è la testimonianza della manifattura francese.