villa d elboeuf luigi abettiAutore: Luigi Abetti
Titolo: Villa d'Elboeuf a Portici e la transizione al tardo barocco napoletano
Presentazione di Giuseppe Fiengo
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 24 x 17); 144 pagine.
Luogo, Editore, data: Roma, Aracne, 2015
ISBN: 9788854883741 978-88-548-8374-1
Prezzo: Euro 10,00
Disponibilità: In commercio

 


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Alla luce delle nuove acquisizioni documentarie, la vicenda costruttiva di villa d'Elboeuf a Portici risulta particolarmente interessante, e non solo dal punto di vista della stratificazione storico–architettonica, ma, e soprattutto, per la storia dell'architettura napoletana nella fase di transizione dal pieno al tardo Barocco.

Ciò che è emerso è che quello di villa d'Elboeuf fu innanzitutto un cantiere a carattere sperimentale dove si avvicendarono alcuni dei protagonisti di quel periodo e senza il quale sarebbe impossibile comprendere gli sviluppi successivi. Infatti, questa vicenda, dal punto di vista storiografico, amplia le conoscenze sullo stato dell'architettura locale intorno alla fine del primo decennio del Settecento, vale a dire negli anni che precedono le realizzazioni più significative del tardo Barocco napoletano. La sua gestazione è ovviamente connessa al suo committente Maurice Emmanuel de Guise–Lorraine principe d'Elboeuf, al quale si devono le prime campagne di scavo nel vesuviano, il rilancio del casale di Portici come luogo di svago e il rinnovato utilizzo dei reperti archeologici come mezzi di penetrazione diplomatica nelle corti europee.

In light of new documentary acquisitions, the history of the construction of the villa of Elboeuf in Portici is particularly interesting, and not only from the of historical and architectural point of view but, above all, for the history of neapolitan architecture in the transition from solid to the late Baroque. Studies showed that villa of Elboeuf was primarily a construction site with experimental procedures and where worked some of the protagonists of the period. In facts, this event greatly expands the knowledge of local architecture at the end of the first decade of XVIIIth century that is in the years that come before the most significant realizations of late neapolitan Baroque.
The growth of this history is connected to its patron Maurice Emmanuel de Guise-Lorraine, prince of Elboeuf to which we owe the first excavation in vesuvian lands, the revival of the country house of Portici as place of leisure and the renewed use of archeological finds as means of diplomatic infiltration (in the sense of propagation, diffusion) in European courts.

 


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