LA CATTEDRALE DI SAN PRISCO IN NOCERA INFERIORE - Antonio Braca, Vincenzo Piccolo

Il volume sulla cattedrale di San Prisco di Nocera Inferiore non costituisce una guida dell’edificio, ma uno studio che restituisce le enormi scoperte derivanti dal restauro architettonico. Senza alcuna esagerazione, colma un’ampia lacuna della storia del territorio nocerino e ne riscrive la pagina mancante del Medioevo. La storia di Nocera sembrava essersi fermata con la Rotonda paleocristiana di S. Maria maggiore, per poi ricomparire con gli insediamenti monastici del XIII secolo. Invece, proprio la chiesa di San Prisco ha restituito la parte di storia mancante. Sotto l’abside maggiore, a seguito di una campagna di scavo mirata, è stato scoperto il Martyrium di san Prisco a forma di cripta semianulare. Si tratta di un rinvenimento straordinario che riporta ad una cultura vicina a San Vincenzo al Volturno. Mentre le colonne, rinvenute nei pilastri barocchi, hanno rivelato l’impianto basilicale medievale a tre navate triabsidato, pienamente coerente con la stagione costruttiva desideriana. Inoltre, la straordinaria identità planimetrica con la chiesa di S. Angelo in Formis evidenzia una realizzazione nei decenni della dinastia normanna di Capua. La trasformazione in cattedrale, voluta da Urbano VI nel 1385, restituisce la nuova dimensione del complesso monastico trasformato in Vescovado. La forma barocca viene esaltata dagli interventi dei vescovi culminati nel monumentale campanile, progettato da Francesco Solimena, e dagli affreschi della cupola del Ss. Rosario.

Gli autori sono l’architetto Vincenzo Piccolo, già direttore dei lavori, e il dottor Antonio Braca, già storico dell’arte presso la Soprintendenza di Salerno con competenza sul territorio nocerino. Pubblicato da Franco Alfano editore, il volume si articola in un ricco apparato iconografico di foto e grafici, che integrano i testi insieme a una vasta bibliografia, e si avvale della prefazione di Pasquale Natella e della presentazione di Raffaella Bonaudo, Soprintendente ABAP di Salerno e Avellino.