Autore: Camillo Albanese
Titolo: Cronache di una rivoluzione.
Sottotitolo: Napoli 1799.
Prefazione di Gerardo Marotta
Descrizione: Edizione in formato 8° (cm 22 ' 14); 213 pagine
Luogo, Editore, data: Milano, Franco Angeli, 1998
Prezzo: Euro 25,00
ISBN: 884641070X, 9788846410702
Disponibilita': Limitata
A due secoli di distanza la Repubblica napoletana del 1799 qui rivive in un'attenta puntigliosa ricostruzione storica.
Una rivoluzione non solo passiva, come voleva Cuoco; i tentativi dei giacobini di trasformare velocemente la societa' napoletana, i difficili rapporti con la Francia, lo scontro con la plebe di Napoli (i lazzari) e le bande sanfediste del cardinale Ruffo, il finale, tragico, bagno di sangue frutto del tradimento e dell'ottusa e vendicativa intransigenza di Nelson e dei Borbone: tutto contribuisce a fare di questo breve ma intenso momento un evento unico nella storia di Napoli e dell'intero Mezzogiorno.
Emblematica al riguardo anche la notorieta' dei personaggi di entrambi i fronti di cui il libro tratteggia il coinvolgimento nella vicenda. Da un lato il re fantoccio Ferdinando IV e l'energica moglie austriaca Maria Carolina, l'ammiraglio Nelson e la conturbante Lady Hamilton, il cardinale condottiero F. Ruffo, Fra' Diavolo e gli altri capi massa sanfedisti.
Dall'altro lato il generale Championnet e i patrioti napoletani, che si muovono tra riformismo e utopia, tra le difficolta' di agganciare il paese reale e le speranze di trasferire a Napoli la Rivoluzione francese: da C. Lauberg a M. Pagano, da V. Russo a D. Cirillo, da F. Caracciolo ad E. Carafa, fino alle due note figure femminili della rivoluzione, l'involontaria L. Sanfelice, la consapevole e concreta E. de Fonseca Pimentel, fino ai tanti altri rivoluzionari, militari, nobili, borghesi, giovani e vecchi, napoletani e provinciali, che all'epilogo della vicenda saranno i protagonisti di eroici episodi di resistenza contro un esercito troppo piu' numeroso e di una lunga processione verso il patibolo.
Utilizzando la migliore storiografia sull'argomento, ma anche una documentazione originale, Camillo Albanese ripercorre questi eventi attraverso un racconto agile e stimolante, ma anche rigorosamente basato su fonti sicure, animato non da un intento puramente celebrativo, ma dal desiderio di dare ad un pubblico vasto le coordinate per un ricordo esatto, al di la' delle facili, antiche o recenti, ricostruzioni romanzate.
Il libro è corredato da una ricca iconografia e da riproduzioni di documenti dell'epoca.
Una rivoluzione non solo passiva, come voleva Cuoco; i tentativi dei giacobini di trasformare velocemente la societa' napoletana, i difficili rapporti con la Francia, lo scontro con la plebe di Napoli (i lazzari) e le bande sanfediste del cardinale Ruffo, il finale, tragico, bagno di sangue frutto del tradimento e dell'ottusa e vendicativa intransigenza di Nelson e dei Borbone: tutto contribuisce a fare di questo breve ma intenso momento un evento unico nella storia di Napoli e dell'intero Mezzogiorno.
Emblematica al riguardo anche la notorieta' dei personaggi di entrambi i fronti di cui il libro tratteggia il coinvolgimento nella vicenda. Da un lato il re fantoccio Ferdinando IV e l'energica moglie austriaca Maria Carolina, l'ammiraglio Nelson e la conturbante Lady Hamilton, il cardinale condottiero F. Ruffo, Fra' Diavolo e gli altri capi massa sanfedisti.
Dall'altro lato il generale Championnet e i patrioti napoletani, che si muovono tra riformismo e utopia, tra le difficolta' di agganciare il paese reale e le speranze di trasferire a Napoli la Rivoluzione francese: da C. Lauberg a M. Pagano, da V. Russo a D. Cirillo, da F. Caracciolo ad E. Carafa, fino alle due note figure femminili della rivoluzione, l'involontaria L. Sanfelice, la consapevole e concreta E. de Fonseca Pimentel, fino ai tanti altri rivoluzionari, militari, nobili, borghesi, giovani e vecchi, napoletani e provinciali, che all'epilogo della vicenda saranno i protagonisti di eroici episodi di resistenza contro un esercito troppo piu' numeroso e di una lunga processione verso il patibolo.
Utilizzando la migliore storiografia sull'argomento, ma anche una documentazione originale, Camillo Albanese ripercorre questi eventi attraverso un racconto agile e stimolante, ma anche rigorosamente basato su fonti sicure, animato non da un intento puramente celebrativo, ma dal desiderio di dare ad un pubblico vasto le coordinate per un ricordo esatto, al di la' delle facili, antiche o recenti, ricostruzioni romanzate.
Il libro è corredato da una ricca iconografia e da riproduzioni di documenti dell'epoca.