Manlio Rossi-Doria
Manlio Rossi-Doria (1905-1988) è stato uno dei massimi interpreti del pensiero meridionalista. Fin dagli anni universitari dedica il proprio impegno al mondo agricolo e al Mezzogiorno. Iscrittosi al Partito comunista nel 1929, viene arrestato nel 1930 per attività sovversive. Grazie a due amnistie torna in libertà vigilata nel 1935. Matura nel frattempo il suo distacco dal Pci, dal quale viene espulso nel 1939. Nel 1940 è nuovamente arrestato e mandato al confino in Basilicata. Dal confino partecipa alla fondazione del Partito d’Azione, nel cui comitato esecutivo entrerà nel 1943. Arrestato di nuovo nel novembre dello stesso anno, riesce a evadere nel febbraio successivo. Nel 1948 ottiene l’incarico per l’insegnamento di Economia e politica agraria alla Facoltà di Portici. Nel 1966 si iscrive al Psi, per le cui liste viene eletto senatore nel 1968 e nel 1972. Nel 1976, per ragioni di salute, è costretto ad abbandonare la politica attiva. La sua opera completa è stata ripubblicata di recente a cura dell’Associazione Manlio Rossi-Doria presso le edizioni dell’ancora del mediterraneo.