Titolo: Carogne
Autore/i: I Virtuosi di San Martino
Interprete: I Virtuosi di San Martino
Musiche: Vari, rielab. da I Virtuosi di San Martino
Produzione: Fondazione Bideri, Lucky Planets
Anno di produzione: 2007
Prezzo: Euro 14,00
Prezzo in offerta: Euro 12,60 (Sconto: 10%)
Disponibilità: Limitata
Elenco dei brani:
Bisturi
So tribbale
Modello standard #2
'O cineasta
L'intellettuale
Ali Babà
Calimba
Una spina nel cuore
Alzati e cammina
Idraulico edipico
Pere d'estate
Modello Standard #1 I parte
La seduta
Modello Standard #1 II parte
Calipso del vegetariano
Carogna
E' un disco doppiamente importante quello de I Virtuosi di San Martino: perché segna il ritorno del quintetto da camera napoletano, protagonista di un kabaret stralunato, di una sarcastica forma di teatro-canzone che si muove tra i Gufi e Pisano-Cioffi, Gaber e gli Squallor, e perché segna il ritorno in campo della Bideri, storica casa editrice della canzone napoletana (da "'O sole mio" in poi).
Carogne è un disco di umorismo nero che dietro la copertina di un pittore del calibro di Lino Fiorito nasconde moderne macchiette che stigmatizzano le nuove tipologie della commedia all'italiana in cui si è trasformata la nostra quotidianità: figli di papà travestiti da "tribali" frequentatori di centri sociali, intellettuali da strapazzo, idraulici edipici, cineasti napoletani, vegetariani,chirurghi inaffidabili...
Il tutto in un cocktail sonoro che (con)fonde Beatles, Strawinsky, Schoemberg, Weill e Nino Taranto. Un mix elegante anche quando affronta argomenti apparentemente irriferibili, macabri e scatologici.
...Ma perché «Carogne »? «È semplice», spiega Del Gaudio. «In unxepoca in cui si ripesca solo il passato e non si ha il coraggio di affrontare il nuovo, in sostanza unxepoca di cadaveri, abbiamo deciso di esporre anche le nostre carogne...». Carogne nobili, a dir la verità, nel senso che anche le canzoni scritte qualche anno fa appaiono assolutamente attuali. Qualche esempio? Lxindimenticabile ritratto del no global molto «alternativo» ma con un bel conto in banca: «Sox tribbale/ tengo xo padre industriale/ Sox tribbale/ lxunico ricco che se la passa male»... Ancora due anni di protesta, promette il giovane «tribbale», poi «papà mi sistemerà ». Con buona pace delle lotte ideali. Ma nella galleria dei Virtuosi spicca su tutti i personaggi il cineasta «nuova Napoli», quello che gira nei vicoli alla ricerca di una nuova estetica, sciarpa lunga al collo e la cinepresa puntata «dove non fu mai»... «Abbiamo scritto quella canzone», ricorda Del Gaudio, «quando un certo linguaggio filmico è diventato luogo comune e soprattutto molto vicino al potere». Satira graffiante, dunque, quella dei Virtuosi ma anche veri virtuosismi sul piano musicale, con un vorticoso gioco di citazioni che rende lxascolto di ogni pezzo un funambolico esercizio di riconoscimento per i melomani. Da Pisano & Cioffi ai Beatles, da Carmelo Bene a Petrolini, da Stravinski agli Inti Illimani, sono numerosissime le matrici artistiche che vengono «masticate», triturate e riproposte in forma nuova dal geniale gruppo. Che per fortuna smentisce decisamente le voci di una rottura. «Abbiamo cercato per un pox ciascuno strade diverse per coltivare la propria crescita artistica, ma di separarci non se ne parla proprio».
Mirella Armiero