The_Merola_Matrix_pTitolo: The Merola matrix
Autore/i: Hugo Race
Produzione: Desvelos - Heli'ed
Anno di produzione: 2004
Disponibilità: NO

 


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"The Merola matrix" è essenzialmente una rilettura post -moderna, ironica ma appassionata, della cultura popolare dell'Italia del sud nel periodo 1970-1984 con particolare attenzione alla Sicilia, a Napoli, e al re del melodramma e della sceneggiata: il cantante ed attore Mario Merola. Cultura di strada, archivi privati, cassette-pirata audio e video diventano materiale grezzo, fagocitato, metabolizzato ed amalgamato perfettamente nell'iconografia sonora e visiva di "The Merola matrix".


La voce di Mario Merola e gli echi di cori siciliani sono cuciti addosso alle trame oscure e decadenti dell'e' 'bad seed" Hugo Race, ad oggi titolare dei progett i True Spirit , Sepiatone e Transfargo.
Ed è così che le registrazioni di processioni religiose, di canti e di ritmi tradizionali dell'entroterra siciliano, rievocano lo spirito del tempo e si mescolano a paesaggi sonori elettronici, a dialoghi cinematografici, a registrazioni dal vivo ed a frammenti d'orchestra catturati da vinile a 33 e 78 giri.

Il risultato è una ideale colonna sonora di un film che non esiste, è un laboratorio, è un esperimento riuscito, è lounge, exotica e tanto ancora.


Articolo di: Andrea Salvi apparso su "Mescalina" del 08/05/04
Hugo Race è un'artista visionario che ci ha abituati nel corso della sua lunga, variopinta ma coerente carriera, ad una girandola di esperienze che vanno dai primi outing solisti di Nick Cave a progetti votati ad una ricerca espressiva complessa e interiore quali i True Spirit e ancora le virate nei territori vicini alla più raffinata club culture come con i Sepiatone. In oltre due decenni di carriera il passo da Melbourne alla Sicilia è più breve di quanto si possa pensare, e la decisione di stabilirsi alle pendici dell'Etna è realizzata in un attimo, colto da improvviso innamoramento nei confronti dell'equilibrio che una terra, la sua gente e tradizioni arcaiche ma modernissime rendono questi luoghi unici al mondo.

Capita così che un giorno in quel di Palermo, per una curiosa coincidenza, Hugo Race si sia trovato a tu per tu con alcuni vecchi melodrammi di Mario Merola ascoltandoli tra le vie di uno dei quartieri barocchi più fatiscenti della città, e come colto da una fulminea attrazione, sia stato attratto inevitabilmente dalla loro stessa natura che non chiedeva altro se non il venir compresa in tutta la sua irruente forza.

Il progetto 'The Merola matrix' prende forma istantaneamente, come un gesto istintivo di recupero e attualizzazione di un patrimonio sonoro affascinante e dal potenziale dirompente, che si propone di rielaborare non solamente frammenti catturati da consunte cassette pirata vendute direttamente in strada e parti orchestrali da polverosi 33 e 78 giri, ma pure dialoghi cinematografici, registrazioni dal vivo giù giù fino a canti di processioni religiose e ritmi tradizionali dell'entroterra siciliano, il tutto con un piglio decisamente contemporaneo. Il magma sonoro così ottenuto viene successivamente manipolato e sottoposto ad un trattamento laborioso ma attento, dove un'elettronica per nulla invasiva si trova a ricomporre il mosaico musical-culturale di un intera regione. Proprio questo è il punto di forza di un progetto dal notevole interesse antropologico ancor prima che prettamente musicale: il tendere a decifrare, ricostruendolo, il legame fra luoghi, culture, tradizioni, vita quotidiana.

Come viene segnalato fin dalla confezione mediante un bollino premonitore, il paesaggio sonoro ottenuto è vicino ai territori della acid lounge più sperimentale ed ostica, anche se non va dimenticato che sarebbe un grave errore relegare questo lavoro all'ambito troppo spesso modaiolo e facilone della musica d'ambiente. 'The Merola matrix' vuole essere –ed è subito, fin dal primo ascolto - la colonna sonora di un film aspro e allucinante, girato tra i vicoli assolati e le anticamente di quartieri misteriosi, dove si celano vendette e passioni, affari di famiglia e pubbliche trame, il tutto secondo le regole della migliore sceneggiata popolare del sud Italia.

Hugo Race si conferma anche in quest'occasione un attento, sensibile regista solitario, svincolato da qualunque meccanismo che non sia quello di una composizione sentita e attratto inevitabilmente da tutto ciò che mostri il proprio spirito radicalmente oscuro, sia esso un blues malato oppure la giostra torrida di uno scacciapensieri.


Articolo di Enrico Bettinello apparso su "All About Jazz"
Grazie all'ottimo lavoro dell'etichetta italiana Desvelos, il musicista australiano Hugo Race e' al centro di lavori sempre interessanti. Ormai da diverso tempo attivo nel nostro paese, l'ex collaboratore di Nick Cave & the Bad Seeds e' artista curioso e sempre in grado di offrire un tocco personale ai diversi progetti cui partecipa.

Un esempio perfetto e' The Merola matrix, disco che a una prima lettura qualcuno potrebbe anche considerare come una piacevole bizzarria o uno dei piu' riusciti accostamenti impossibili, di quelli che tanto vanno di moda nella cucina creativa.

In realtà il disco - che accosta la vocalità popolare dell'Italia meridionale a sonorità ambientali scure e avvolgenti - si trova ad assumere la veste di una cupa, ma efficace, ricognizione della duplice emotività di quella tradizione musicale.

Conosciuta casualmente l'arte di Mario Merola da alcuni nastri utilizzati per un'installazione, Race ha costruito così, non solo con la voce del re della sceneggiata, ma anche con altri materiali non necessariamente coerenti tra di loro, una sorta di film sonoro in cui convivono leggiadrie cinematiche, enfasi drammatiche, ipnosi moresche, iterazioni dub, il tutto con l'esito - non facile e ammirevole - di staccarsi dal banale adesivo "beat + fonte popolare a scelta" per risvegliare una sorta di mondo sotterraneo in cui le cupe minacce, i pianti accorati, la miseria e la viltà, la generosità e i sensi assumono un'aura quasi archetipale. Splendido!

 

Elenco dei brani:
Schippa ciao
Guappa
Alias #3
La carusanza
Resuttano
Felicità
La ruota
Sì
Zappa
Barranuova
Illusione
Vi ricordate di me
Chi è di voi
U'zagarella
(love theme from) Lussuria
Polvere

 


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