‘O MMIO - Angelo Manna
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- Creato: Martedì, 16 Marzo 2021 02:00
- Ultima modifica: Venerdì, 23 Luglio 2021 12:40

Curatore:
Titolo: ‘O mmio
Contiene: ‘O buono e ‘O malamente assai
Presentazione di Renato de Falco
Presentazione di: Massimo Massaccesi
Descrizione: Volume inn brossura, di cm 21 x 14; 191 pagine
Luogo, Editore, data: Napoli, Guida Editore, 2008
Collana: Associazione Culturale Amici di Angelo Manna
ISBN:
Condizioni: nuovo
Prezzo: Euro 17,00
Disponibilità: 5 esemplari
La presente raccolta è frutto della ricostruzione della produzione poetica del compianto Angelo Manna ottenuta compattando testi rinvenuti già stampati con quelli rimasti nella memoria del computer e.. dei Suoi familiari. Trattasi di 131 fronde sparse che evocano i diversi momenti dell'intensa esistenza dell'Autore e che esternano sentimenti profondi, forti e delicati al tempo stesso. I temi affrontati tra realtà e immaginazione - l'amore e la passione, il sacro e il profano, la vita e la morte, la gioia e il dolore - si snodano attraverso una naturale musicalità delle rime, in forme metricamente perfette. Il modo di concepire la Poesia, già esplicitato dall'Autore a chiare lettere nel lontano 1974, nella prefazione all'ormai famosissimo Inferno della poesia napoletana, viene ribadito nel Prologo a Casariavulo, oltre che nella dedica al lettore casto che introduce le odi del Priatorio.
Nel pieno, rigoroso rispetto della lingua che Dio ha dato all'Uomo, Angelo Manna riesce ad esprimersi, di volta in volta, con una terminologia coerente, genuina e non artefatta, mai gratuitamente lasciva ovvero puerilmente ipocrita.
La "lingua" napoletana di cui Angelo Manna fu uno strenuo assertore tanto da averne propugnato, perfino attraverso un disegno di legge, l'insegnamento nelle scuole; quella che amava chiamare 'a lengua 'e tata, adoperata con una padronanza estrema da far invidia ai padri della nostra letteratura - da Basile a Cortese, da Russo a Di Giacomo - esce vieppiù esaltata dalla presente pubblicazione che vuole essere un ennesimo tentativo volto alla conservazione di un patrimonio che, purtroppo, le nuove generazioni, più o meno inavvertitamente, vanno via via dilapidando.
Nel pieno, rigoroso rispetto della lingua che Dio ha dato all'Uomo, Angelo Manna riesce ad esprimersi, di volta in volta, con una terminologia coerente, genuina e non artefatta, mai gratuitamente lasciva ovvero puerilmente ipocrita.
La "lingua" napoletana di cui Angelo Manna fu uno strenuo assertore tanto da averne propugnato, perfino attraverso un disegno di legge, l'insegnamento nelle scuole; quella che amava chiamare 'a lengua 'e tata, adoperata con una padronanza estrema da far invidia ai padri della nostra letteratura - da Basile a Cortese, da Russo a Di Giacomo - esce vieppiù esaltata dalla presente pubblicazione che vuole essere un ennesimo tentativo volto alla conservazione di un patrimonio che, purtroppo, le nuove generazioni, più o meno inavvertitamente, vanno via via dilapidando.