TEODORO DUCLERE. Disegni e dipinti dell’Italia meridionale nelle collezioni Correale - Luisa Martorelli, Mario Russo, Andrea Fienga

libreria neapolisCuratori: Luisa Martorelli, Mario Russo, Andrea Fienga
Titolo: Teodoro Duclère 1812-1869
Sottotitolo: Disegni e dipinti dell’Italia meridionale nelle collezioni Correale
Catalogo di mostra di Sorrento, 28 settembre 2013 - 20 aprile 2014
Descrizione: Volume in formato 4°; 352 pagine;  illustrazioni a colori
Luogo, Editore, data: Monghidoro (BO), Con-fine Edizioni, 2013
ISBN: 9788896427460
Prezzo: Euro 40,00
Disponibilità: In commercio

 


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Viene presentata per la prima volta in questo catalogo la collezione completa di disegni e dipinti, conservati nel Museo Correale, del  paesaggista Teodoro Duclère (Napoli 1812-1869), allievo di Anton Sminck Pitloo (Arnhem 1790 - Napoli 1837) e uno dei massimi esponenti della ‘Scuola di Posillipo’. 354 disegni e 30 dipinti (raccolti da Pompeo Correale, allievo di Duclère dal 1858) che illustrano luoghi e monumenti dell’Italia Meridionale. Il catalogo inizia dall’estremo sud (Sicilia e regioni meridionali) e, attraverso la Campania, si conclude con il Lazio e l’Abruzzo. La Sicilia con le sue città principali e monumenti occupa una parte cospicua della raccolta (83 disegni e 7 dipinti a olio). Quindici disegni si riferiscono alle estreme regioni meridionali. La Campania (e isole pertinenti), percorsa in lungo e in largo dall’artista, è rappresentata in ben 200 disegni e 23 dipinti. Sette disegni infine riguardano il Lazio e l’Abruzzo. La raccolta si completa con trentasette disegni di costumi regionali tra cui sono presenti alcuni rivoluzionari palermitani del 1848 e, tra essi, il famoso Vito Miceli.

Molto significativi a livello documentario appaiono in particolare alcuni disegni che rappresentano monumenti scomparsi per abbandono o demolizione (es. Taormina: porte urbiche; Sorrento: abbazie di S. Renato e di S. Pietro a Crapolla; Gragnano: chiesa di Sant’Aniello alle Franche), per eventi sismici (terremoto di Messina del 1908, e di Melfi 1851), per ristrutturazioni urbanistiche (Napoli: Fosse del grano a Costantinopoli) o trasformazioni tali da renderli irriconoscibili (es. la fontana di fronte alla Zisa a Palermo).

Questo catalogo, oltre a rappresentare un utile strumento di lavoro per gli studiosi di vedutismo dell’Ottocento, offre agli appassionati e ai collezionisti di questa forma d’arte un volume che li condurrà in un sorprendente ideale ‘Grand Tour’ attraverso l’Italia Meridionale.

 


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