I LONGOBARDI tra Tevere, Garigliano e Volturno (VI-X Sec.) - Domenico Celestino

i longobardi tra tevere garigliano e volturno domenico celestinoAutore: Domenico Celestino
Titolo: I Longobardi
Sottotitolo: tra Tevere, Garigliano e Volturno (VI-X Sec.)
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 24 x 17); 128 pagine; illustrazioni in b/n nel testo; appendice con 25 tavole a colori fuori testo raffiguranti le miniature sacre e profane dell’anno 1023, che illustrano l’Enciclopedia Medioevale di Rabano Mauro
Luogo, Editore, data: S.Donato V. C. (FR), Associazione "Genesi", 2014
ISBN: 978-88-88391-90-8 9788888391908
Disponibilità: NO

 


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Lo studio di Domenico Celestino sulle vicende storiche dell'Italia Centrale (Spoleto-Roma-Benevento) dal VI al X secolo è di grande importanza per chi si appresta a studiare l'influenza longobarda sui centri sparsi in quest 'area geografica.



Il lavoro, che comprende anche una introduzione ed una conclusione, si articola in tre capitoli fondamentali riguardanti:

- l'invasione Longobarda in Italia, avvenuta attraverso Cividale del Friuli nel 568;

- la sconfitta dei Longobardi e l'avvento dei Franchi;

- l'irruzione dei Saraceni nel Lazio meridionale.

La narrazione storica è articolata e ricca di notizie. Argomento centrale della ricerca sono i Longobardi e, come scrive l'autore nell 'introduzione, dal momento in cui valicarono le Alpi, la storia d'Italia mutò completamente il suo corso; parimenti un radicale cambiamento si verificò anche nell 'area compresa tra il Tevere, il Garigliano e il Volturno sulla quale si incentra la ricerca stessa.

Il cambiamento riguarda la politica amministrativa, le leggi, il diritto pubblico e privato, la religione e i nuovi concetti di forza lavoro. Tutti gli argomenti sono trattati in maniera lenticolare. La ricerca è meticolosa e puntuale, la azioni militari vengono presentate come un bollettino di guerra o un reportage giornalistico effettuato in prima linea.

Per dimostrare la presenza e l'influenza longobarda nell 'area in esame, Domenico Celestino utilizza, con eccellenza, i residui linguistici goti e longobardi, la toponomastica di chiara origine lonzobarda e i reperti di manufatti in pietra con intrecci viminei.

Lo studio di Domenico Celestino è una ricerca storica minuziosa condotta dall'autore per circa quarant 'anni, come si può evincere anche dalla ricca bibliografia elencata nel libro. 

 


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