PIETRO CAVALLINI A NAPOLI - Pierluigi Leone De Castris
- Dettagli
- Creato: Sabato, 08 Febbraio 2014 01:00
- Ultima modifica: Domenica, 19 Aprile 2020 08:28

Titolo: Pietro Cavallini a Napoli
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 30 x 24); 205 pagine; 180 illustrazioni a colori ed in b/n
Luogo, Editore, data: Napoli, Arte'm, 2014
Collana: Arte
ISBN: 9788856903546
Prezzo: Euro 60,00
Disponibilità: In commercio
Prima di Giotto e Simone Martini, tra Due e Trecento, Pietro Cavallini è il pioniere di un'apertura convinta all'arte nuova dell'italia centrale che, nel passaggio di secolo, andava sempre più a caratterizzare le scelte figurative del meridione angioino.
L'artista romano giunge alla corte degli Angiò nel 1308, durante il regno di Carlo II e Maria d'Ungheria: i cicli a fresco della cappella di sant'Aspreno in duomo e della cappella Brancaccio in san Domenico maggiore aiutano a comprendere come il suo stile si evolva in direzione di un senso dello spazio più moderno e veridico, in un confronto sempre più ravvicinato con Giotto. la qualità altissima di questi affreschi, la nascita in città di un vero e proprio gusto 'cavalliniano', l'imponente cantiere della decorazione murale della chiesa di Donnaregina, forse progettata dallo stesso Cavallini ma realizzata negli anni a seguire da suoi collaboratori, e ancora l'attività fra Roma e Napoli del suo seguace Lello da Orvieto, danno testimonianza del ruolo centrale dell'artista per la civiltà figurativa meridionale e la diffusione della nuova arte trecentesca italiana in una più vasta dimensione mediterranea ed europea.