DALL'ASPROMONTE A PORTA PIA. I BORBONE, PIO IX E GARIBALDI - Massimo Carafa Jacobini, Susanna Marra, Francesco Petrucci
- Dettagli
- Creato: Domenica, 27 Marzo 2011 01:00
- Ultima modifica: Lunedì, 24 Dicembre 2018 18:24
Curatori: Massimo Carafa Jacobini, Susanna Marra, Francesco Petrucci
Titolo: Dall'Aspromonte a Porta Pia. I Borbone, Pio IX e Garibaldi
Sottotitolo: Memorabilia dalle collezioni Carafa Jacobini, Ruffo di Calabria ed altre raccolte
Mostra. Scilla, Castello Ruffo, 24 febbraio - 15 marzo 2011. Ariccia, Palazzo Chigi, 26 marzo - 1 maggio 2011
Descrizione: Volume in 4° (cm 29,7 x 21); 96 pagine; 35 illustrazioni in b/n e a colori, 242 schede accompagnate da immagini in b/n e a colori
Luogo, Editore, data: Roma, Gangemi, 2011
Collana: Arte, Disegno, Rilievo, Design
ISBN: 9788849220599
Prezzo: Euro 25,00
Disponibilita': In commercio
È una mostra di opere d’arte, di preziosi e rari cimeli, dipinti, sculture, ma soprattutto memorabilia nel settore delle arti decorative, tra cammei e miniature, realizzati in tutte le tecniche, con tutti i materiali più preziosi e per raffinati oggetti d’uso, come spille, tabacchiere, medaglie e piatti, intarsiati e istoriati con i ritratti dei re e di Pio IX (l’ultimo papa-re), ma anche di Garibaldi e Vittorio Emanuele II. La cosa da rilevare è che si tratta di tutto materiale inedito, mai esposto e mai pubblicato, perché proveniente da collezioni private, come quella Carafa Jacobini, una delle più importanti collezioni privata in Italia sull’iconografia dei Borbone di Napoli e di papa Mastai Ferretti. Altra significativa presenza, particolarmente per la nostra provincia e per il luogo che ospita la mostra, è costituita da alcuni ritratti settecenteschi dei principi di Scilla, tra cui il capolavoro di Francesco De Mura raffigurante Guglielmo Ruffo, gentilmente concessi in prestito dal principe Fulco Ruffo di Calabria e che per la prima volta dopo duecento anni tornano nel luogo che li custodiva gelosamente sino ai primi dell’Ottocento. Sono poi esposte opere che riguardano Garibaldi, l’Eroe dei due mondi, vero protagonista ideale del Risorgimento e del processo unitario, tra cui la Battaglia del Volturno del pittore calabrese Cefaly, proveniente dalla Pinacoteca di Reggio Calabria. Chiude la mostra, accanto al grande dipinto di Cammarano con la ‘Presa di Porta Pia’, un inedito ‘Ritratto di Bambino in veste di Garibaldi’, che esprime tutto l’ottimismo e la speranza nei confronti del futuro della patria. Un messaggio sotto certi aspetti ancora attuale, soprattutto nei confronti di confuse idee separatiste recentemente riemerse. Una mostra quindi che è un contributo notevolissimo alla conoscenza nel campo storico-artistico, ma anche motivo di riflessione sul nostro presente. Non a caso il progetto, per la sua alta valenza culturale, è stato inserito nel programma delle Celebrazioni sui 150 anni dell’Unità d’Italia, approvato dall’apposito Comitato Nazionale presieduto da Giuliano Amato.