RITORNO AL BAROCCO. Da Caravagglo a Vanvitelli - Nicola Spinosa

ritorno_al_barocco_da_caravaggio_al_vanvitelliCuratore: Nicola Spinosa
Titolo: Ritorno al Barocco. 2 Volumi
Sottotitolo: Da Caravagglo a Vanvitelli. Architettura, Pittura, Disegni, Scultura e Arti Decorative
Catalogo della mostra. Napoli, 12/12/2009 - 11/4/2010; varie sedi
Descrizione: Edizione in formato 4° (cm 30 x 24); 800 pagine complessive; 800 illustrazioni a colori
Luogo, Editore, data: Napoli, Arte'm, dicembre 2009
Disponibilita': In commercio
ISBN: 9788856900583
Prezzo: Euro 80,00
Disponibilità: In commercio

 


richiedi informazioni

Ritorno al Barocco è un ampio progetto espositivo, a cura di Nicola Spinosa, che comprende 6 esposizioni tematiche in altrettante sedi museali a Napoli - Museo di Capodimonte, Castel S.Elmo, Certosa e Museo di San Martino, Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli, Palazzo Reale e coinvolge l'intera città e il territorio regionale con 51 itinerari nei luoghi barocchi, quali chiese, certose, collegiate, palazzi, musei regionali.
Ritorno al Barocco è un affascinante percorso di storia e d'arte da Caravaggio a Francesco Solimena e ai tardi esponenti dellíultima stagione del barocco napoletano.

Le 6 mostre che costituiscono il percorso principale del Ritorno al Barocco presentano al pubblico dipinti, disegni, sculture, arredi, gioielli, tessuti, ceramiche e porcellane, provenienti da collezioni private e Musei italiani e stranieri; oltre 500 opere - in gran parte inedite o recentemente restaurate - suddivise tra i molteplici e diversi aspetti rappresentati dalla produzione artistica dei centocinquanta anni di elaborazione e diffusione di questo linguaggio figurativo e culturale.
Ritorno al barocco è un ampio progetto espositivo, a cura di Nicola Spinosa, che comprende 6 esposizioni tematiche in altrettante sedi museali a Napoli - Museo di Capodimonte, Castel SantíElmo, Certosa e Museo di San Martino, Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli, Palazzo Reale e coinvolge l'intera città e il territorio regionale con 51 itinerari nei luoghi barocchi: chiese, certose, collegiate, palazzi, musei regionali.

ritorno_al_barocco_da_caravaggio_al_vanvitelli

Ritorno al barocco è un affascinante percorso di storia e d'arte da Caravaggio a Francesco Solimena e ai tardi esponenti dell'ultima stagione del barocco napoletano.
Líevento espositivo intende documentare i progressi conoscitivi degli ultimi trent'anni, dal 1979 al 2009, su aspetti, momenti e 'generi' che caratterizzarono la stagione del barocco a Napoli, definita cronologicamente da tre momenti: l'arrivo di Caravaggio a Napoli nel 1606, la presenza in città di Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga (1750) e la partenza di Carlo di Borbone per la Spagna (1759).
Le mostre, che confluiscono in una grande manifestazione territoriale, rappresentano il momento ultimo ed aggiornato di studi e ricerche rispetto alle tre grandi mostre organizzate dalla Soprintendenza per il Polo Museale di Napoli tra il 1979 e il 1984: Civiltà del Settecento a Napoli, con sedi a Napoli, Chicago e Detroit; Painting in Naples from Caravaggio to Luca Giordano, con sedi a Londra, Washington, Parigi e Torino; Civiltà del Seicento a Napoli, con sede a Napoli.

Le 6 mostre che costituiscono il percorso principale del Ritorno al barocco presentano al pubblico dipinti, disegni, sculture, arredi, gioielli, tessuti, ceramiche e porcellane, provenienti da collezioni private e musei italiani e stranieri; oltre 500 opere - in gran parte inedite o recentemente restaurate - suddivise tra i molteplici e diversi aspetti rappresentati dalla produzione artistica dei centocinquanta anni di elaborazione e diffusione di questo linguaggio figurativo e culturale.

Per Ritorno al barocco si è non solo inteso evidenziare quanto in termini di nuove conoscenze e di nuovo collezionismo si è determinato in questi ultimi venticinque anni, quanto anche richiamare l'attenzione sulle inclinazioni, i comportamenti e gli aspetti pi˘ radicati caratterizzanti la realt‡ napoletana in et‡ barocca, con conseguenze avvertibili ancora in anni recenti.

La città nel suo apparire, sin dal primo Seicento, costantemente segnata da contraddizioni tra vizi e virtù, miseria e nobiltà, fasti e misfatti, con atteggiamenti caratterizzati da forme díinsanabile individualismo e di coinvolgente generosità, con punte di altissima produzione culturale alternate a manifestazioni di esteso provincialismo viene vissuta e percepita come un vasto scenario, un "gran teatro del mondo", dove si realizzava un inestricabile intreccio di 'natura e artificio', storia e mito, realtà e fantasia, protagonisti e comparse, ruoli, azioni e comportamenti diversi, ogni volta sia nelle scelte esistenziali sia nelle circostanze quotidiane, tragiche o festose.


Il Barocco, quindi, come metafora o, meglio, come condizione reale e permanente di Napoli e dei napoletani, percepita nellíinsieme come nei particolari: un continuum interminabile, coinvolgente e barocco, di antico e nuovo, di passato e presente, di speranze e delusioni, di passioni e timori.

L'intento di restituire della città quella immagine di splendido insieme di arte e cultura, quale apparve ai tanti viaggiatori italiani e stranieri che, con curiosità ed emozione, la visitarono nel Seicento, nel Settecento e ancora nel primo Ottocento. Un insieme straordinario, in chiese, palazzi e musei, che evidenziano e riaffermano singolarità, originalità e valori della lunga stagione di altissima civiltà europea e mediterranea quale é stata quella del barocco a Napoli.

Museo di Capodimonte
Storie sacre e profane da Caravaggio a Francesco Solimena 1606-1747
Disegni da raccolte pubbliche e private

Castel Sant'Elmo
Restauri di dipinti e oggetti dal 1600 al 1750
Obiettivo sul barocco. Immagini fotografiche di Luciano Pedicini

Certosa e Museo di San Martino
Il barocco in Certosa
Scultura barocca
Ritratti storici e immagini della città 

Museo Duca di Martina
Le arti decorative

Museo Pignatelli
Natura "in posa"

Palazzo Reale
Architettura, urbanistica e cartografia da Domenico Fontana a Ferdinando Sanfelice
Dipinti e arredi barocchi nellíAppartamento Storico
Intorno alla Natività: scene e momenti di realtà familiare

Progetto delle mostre a cura di Nicola Spinosa
… una rassegna che intende raccontare il barocco come passione per la vita, il barocco come passione per l¥arte. … un evento che coinvolge Napoli e il territorio circostante attraverso un ricco programma di mostre presentate in sei musei cittadini e varie altre iniziative che includono arte e architettura, musica e teatro.
Ritorno al barocco documenta, rispetto alle tre mostre organizzate dalla Soprintendenza tra il 1979 e il 1984 (Civiltà del Settecento a Napoli, con sedi a Napoli, Chicago e Detroit; Painting in Naples from Caravaggio to Luca Giordano, con sedi a Londra, Washington, Parigi e Torino; Civiltà del Seicento a Napoli, con sede a Napoli), i progressi degli studi di questi ultimi trent'anni (1979- 2009) su aspetti, momenti e 'generi' che caratterizzarono la cultura artistica Napoli dall'arrivo del Caravaggio (1606) alla presenza in città di Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga (1750), seguita dalla partenza di Carlo di Borbone per la Spagna (1759).
Ma con 'ritorno al barocco' si é non solo inteso evidenziare quanto in termini di nuove conoscenze e di nuovo collezionismo si é determinato in questi ultimi anni dopo quelle mostre, ma anche richiamare l'attenzione sulle inclinazioni, sui comportamenti e sugli aspetti più radicati, molteplici e caratterizzanti della realtà napoletana in età barocca, con conseguenze avvertibili successivamente e di recente. La città segnata fin dal primo Seicento da contraddizioni e contrasti continui, tra vizi e virtù, miseria e nobiltà, fasti e misfatti, fu da allora, infatti, sempre vissuta o percepita come vasto scenario della umana condizione, quasi un "gran teatro del mondo", caratterizzato da un inestricabile intreccio di 'natura e artificio', di storia e mito, di realtà e fantasia, nel quale protagonisti e comparse si alternano e si confondono in occasioni e situazioni comuni o diverse, tra gioie e dolori, diffusa spensieratezza e profonda riflessione.
Il barocco, quindi, come metafora o, meglio, come manifestazione concreta della condizione di Napoli e dei napoletani, percepita come un continuum esteso, interminabile e infinito di antico e nuovo, di passato e presente, di passioni e paure, di speranze e delusioni, cosÌ quale apparve ai tanti viaggiatori, italiani e stranieri, che la visitarono dal Sei al Settecento e ancora nel primo Ottocento. Un insieme straordinario, di chiese, palazzi e musei che, al di là delle tante ombre e delle nuove 'miserie' nelle quali Napoli sembrerebbe ripiombata in tempi recenti, resta ancora strumento eccezionale per restituirci fantasie 'barocche', sogni colorati e forte volontà di ripresa.

Sedi:
Museo di Capodimonte
Museo Duca di Martina
Castel Sant'Elmo
Certosa e Museo di San Martino
Museo Pignatelli
Palazzo Reale
tutto il resto nei vicoli

 


richiedi informazioni

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge.
Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio e gli stessi cookie.