NAPOLI AL TEMPO DI NAPOLEONE. Il paesaggio tra verità e emozione - A cura di Antonio Ernesto Denunzio

NAPOLI AL TEMPO DI NAPOLEONE. Il paesaggio tra verità e emozione - A cura di Antonio Ernesto DenunzioAutore: AA.VV.
Curatore: Antonio Ernesto Denunzio
Titolo: Napoli al tempo di Napoleone.
Sottotitolo: Il paesaggio tra verità e emozione
Napoli, Gallerie D'Italia, 23 novembre 2023 - 7 aprile 2024
Descrizione: Volume in brossura, di cm 24 x 28; pagine 288; 180 illustrazioni a colori.
Luogo, Editore, data: Milano, Skira, 2023
Collana:
ISBN: 9788857250823
Condizioni: nuovo
Prezzo: Euro 35,00
Disponibilità: In arrivo

 


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Le vedute del golfo di Napoli e dei magnifici dintorni hanno da sempre affascinato i pittori di ogni epoca, non solo italiani.
Napoli al tempo di Napoleone illustra, attraverso la pittura, il panorama cosmopolita della città tra la fine del Settecento e il secondo decennio dell’Ottocento; un periodo segnato da numerose personalità di viaggiatori e pittori di paesaggio come Joseph Rebell, Michael Wutky, Pierre-Jacques Volaire, Simon Denis, Alexander Dunouy, Louis de Forbin, Johan Christian Dahl, le cui opere vengono per la prima volta poste a confronto.
Tra i protagonisti della pittura di paesaggio tra Neoclassicismo e Romanticismo spicca la figura del pittore austriaco Joseph Rebell (1787–1828), la cui poetica è caratterizzata dall’originalità nell’indagare e interpretare la natura, osservata e sperimentata sul vero; ma anche dalla forza drammatica con cui sa rendere il paesaggio, rappresentato in particolari situazioni atmosferiche. È stato il precursore di una concezione romantica, basata sulla esaltazione dei valori atmosferici e sentimentali, che ha avuto una decisiva influenza sulle sperimentazioni più moderne. Il suo esempio è stato infatti fondamentale per l’olandese Antoon Sminck Pitloo e la generazione degli artisti della cosiddetta Scuola di Posillipo.

Formatosi a Vienna, alla scuola di Wutky (protagonista della pittura di paesaggio a Napoli in età illuminista), Rebell arriva nel 1812 a Napoli dove lega la sua affermazione alla corte di Gioacchino e Carolina Murat. Dopo la caduta dei francesi, si trasferisce a Roma, dove nel 1819 per la visita dell’imperatore d’Austria Francesco I a Roma, viene allestita una grande mostra di artisti tedeschi a Palazzo Caffarelli.
Il sovrano rimase particolarmente colpito dalla bellezza dei suoi paesaggi e gli commissionò una serie di vedute di grandi dimensioni, oggi conservate al Museo del Belvedere a Vienna. Fu Maria Luigia d’Austria, figlia dell’imperatore e duchessa di Parma, a favorire la nomina di Rebell a direttore della Galleria Imperiale e conservatore dei palazzi del Belvedere a Vienna, dove si trasferì definitivamente nel 1824, ottenendo l’incarico di professore di pittura di paesaggio, conservato fino alla sua morte nel 1828.

 


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