Terrasonora - CORE E TAMBURO
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- Creato: Mercoledì, 10 Marzo 2010 19:37
- Ultima modifica: Domenica, 28 Agosto 2022 08:09
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Titolo: Core e Tamburo.
Autore/i: Terrasonora
Musiche: Terrasonora
Esecutore/i: Terrasonora
Produzione: Terreinmoto
Anno di produzione: 2008
Disponibilità: NO
Quanta purtusi tene chistu crivo, uè ca' tanta n'adda fa' sòcrema 'o core
Quando l'uomo cominciò a porsi domande sulla vita e la morte si rese conto che la vita umana scaturisce dal corpo della donna ed è quindi logico immaginare che la terra, fonte di ogni nascita, fosse vista come una Grande Madre.
Pure se con nomi diversi (Iside, Demetra, più tardi la Vergine Maria), è questa Madre Creatrice che i nostri antichi antenati veneravano attribuendole la fertilità e quindi il potere di custodire il seme della vita.
La stessa simbologia si ritrova nel culto campano delle sette Madonne alle quali sono indissolubilmente legate le manifestazioni coreutico-musicali che definiamo come musica popolare e fra le cui righe si leggono antichi rituali legati al mondo contadino, simbolo per eccellenza della simbiosi con la terra.
In questo mondo lo scorrere del tempo è scandito da momenti precisi del lavoro dei campi (semina, mietitura, raccolto etc.) ai quali corrispondevano momenti di festa che servivano a ringraziare o ad ingraziare la Divinità. ('A Maronna jesce 'e nnove e s'arretira 'a calata 'e ll'ore, chella nun se chiamma 'a festa si nun ce accatte 'o sciore).
È in questo contesto che nasce 'o canto 'ncopp 'o tammurro ovvero la tammurriata, la danza (ora di intesa, ora di sfida) ballata al ritmo della voce e del tamburo (la tammorra appunto) all'interno del cerchio cioè dello spazio entro cui si fondono, in un tutt'uno, suonatori, cantatori, ballatori e spettatori.
La stessa tammora è di forma circolare, dal momento che la pelle di capra veniva tesa su di un setaccio (il crivello, in dialetto 'o crivo) in disuso; essa scandisce il ritmo della tammurriata con figure esclusivamente binarie. Ma binario è pure il ritmo vitale del cuore ' e il cerchio si chiude: dalla Terra, datrice di vita, traggono origine gli antichi canti della tammurriata, ballati al ritmo della vita stessa!
È la Terra stessa che genera (ecco perché Terrasonora) il suono vitale del tamburo (ecco perché Core e Tamburo).
La nostra musica trae spunto proprio da queste considerazioni e fonda il suo linguaggio (sia musicale che verbale) su quello popolare rielaborandone i contenuti in una chiave di lettura più aderente al tessuto sociale così da giungere ad una musica sostanzialmente meno contadina ma dall'inalterato potere liberatorio.
Terrasonora
Terrasonora è un gruppo di folk contemporaneo e la loro musica si ispira a quella tradizionale della Campania rielaborandone i contenuti in una chiave di lettura più attuale.
I Terrasonora raccontano storie legate al loro vissuto, alle loro origini, al loro contesto sociale, usando un linguaggio 'popolare' (il dialetto) dall'inequivocabile e immediato potere comunicativo.
Anche dal punto di vista musicale vi è un costante riferimento ai ritmi (della tammurriata, della tarantella) e agli strumenti (tammorra, tamburello, ciaramella, flauti) di origine popolare, sapientemente commisti a ritmi e strumenti (cajon, darabouka, nay) che provengono invece da altre culture o che rimandano ad altri stili (basso elettrico, tastiere). È appunto questa fusione la caratteristica del gruppo.
Il loro percorso dunque è stato quello di inserirsi - senza uscirne - nel solco della tradizione mutuandone il linguaggio e, rinnovandolo, ampliandone il potenziale espressivo.
Elenco dei brani:
Sotto e 'ncoppa
Che s'è firato 'e fa
Malegna
Core e tamburo
Adda già sta' rota
Corta
So' ll'ammore
L'America sta ccà
Aspettanno 'o mare
Dahab
Terrasonora è:
Gaia Fusco: voce
Francesco Ferrara: Voce e castagnette
Raffaele Esposito: tastiere e pianoforte
Antonio Esposito: basso acustico
Gennaro Esposito: chitarra classica, acustica e 12 corde
Antonello Gajulli: percussioni
Fabio Soriano: fiati etnici
Massimiliano Punzo: tecnico del suono