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Titolo: I Beati Martiri di Otranto
Sottotitolo: (Nel 5° centenario del loro glorioso trionfo). 1480 - 14 agosto - 1980
Descrizione: Volume in brossura, di cm 21 x 15; 41 pagine; lieve alone tra l'interno della copertina posteriore e l'ultima pagina (bianca)
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Condizioni: ottime
Prezzo: Euro 6,00
Disponibilità: 1 esemplare
I BEATI MARTIRI DI OTRANTO (Nel 5° centenario del loro glorioso trionfo). 1480 - 14 agosto - 1980 - Gabriele Monaco
Alcune settimane or sono, il mio amico e fratello in Cristo, il Sacerdote Don Pasqualino Rinaldi, mi pregò di dare uno sguardo a due codici manoscritti cartacei conservati nell'odierno archivio della sua Parrocchia di S. Tommaso a Capuana, in S. Caterina a Formiello. Uno porta il titolo «Storia dei Martiri di Otranto» di facciate 234 (non numerate) di cui solo 82 sono scritte. Vi son riportati documenti di diversa natura, riguardanti la storia del culto dei Beati Martiri, uccisi in Otranto dai Turchi il 14 agosto 1480. L'altro codice, di facciate 156, (non numerate) di cui 94 contengono, come dice il titolo, la «Storia del Convento di S. Caterina a Formiello». Fui pregato di trascrivere e passare a macchina il contenuto del primo codice, con la speranza di portarlo alla conoscenza delle persone colte. Accintomi al lavoro, ebbi un'idea: Non sarebbe meglio, nell'imminente celebrazione del 50 Centenario del glorioso martirio del Beato Antonio Primaldo e Compagni, farne conoscere le gloriose gesta ai fedeli, la storia del loro culto liturgico, con la speranza di vederlo accresciuto fino a poter vedere non lontano il giorno della loro solenne Canonizzazione da parte del Vicario di N. S, Gesü Cristo? Don Pasqualino aderi subito alla mia proposta; cosi io mi diedi a preparare le pagine che ora licenzio alla stampa, Posso assicurare il lettore, anche il più esigente, che il mio lavoro non risentirä la fretta che mi ha tenuto inchiodato al tavolino notte e giorni perché io, seguendo l'aureo ed autorevole suggerimento di un mio veneratissimo Maestro, lascio parlare i documenti. Dicano quel che vogliono gli ipercritici; é sempre vero che: «Contro i fatti, non v'é ragionamento che valga». Vogliano i Beati Martiri intercedere presso il trono di Dio perché il nostro popolo, non cedendo alle lusinghe di un mondo che va sempre più alla deriva e, perciò, verso la morte e non la salvezza, non rinneghi quella fede per la quale essi sparsero, col canto sul labbro, il proprio sangue nel memorando 14 agosto del 1480, sul clivo della Minerva, nell'antichissima e gloriosa città di Otranto. (Due parole al lettore - di Gabriele Monaco)