CI VEDO DOPPIO - Samuele Maidecchi

Con queste poesie siamo di fronte a un'interiorità che non parla per enigmi. È sufficiente un po' di sensibilità per accorgersi che qui in modo libero e autenticamente sincero si esprime una giovane anima che sa già molte cose sul conto della vita, per averla sperimentata nei suoi poli estremi, al di là del confine imposto dalla normalità. Il rischio di cadere nel lacrimevole è molto grande, nel caso in cui un poeta abbia la necessità interiore di esprimere le proprie sofferenze, ma qui è stato accuratamente evitato grazie a un consapevole e ammirevole distacco rispetto all'intima esperienza vissuta, che ha permesso all'autore di esercitare un misurato controllo della parola.
Non vengono simulati mistici contatti non vengono inventate astruse metafore per rendere profondi i banali gesti quotidiani. Si tratta di una poesia riflessiva, filosofica, ricca di temi, che si serve di idee e concetti chiari per alludere da lontano, alle vicende di un animo in lotta con la vita. Questi versi sono dunque una conquista conoscitiva e dimostrano che la poesia salva sia quando i poli opposti della vita, ragione e passione, fusi o confusi agitano l'anima sia quando distanti tra loro.