Scene_di_Vita_Popolare_pCuratrice: Clara Gelao
Titolo: Scene di vita popolare napoletana.
Sottotitolo: nei disegni, acquerelli, gouaches e litografie dell'archivio Congedo.
Catalogo di Mostra (Bari, Pinacoteca Provinciale, 16 dicembre 2006 - 31 marzo 2007)
Descrizione: Edizione in formato 8° (cm 24 x 21,6); 254 pagine; 305 illustrazioni, prevalentemente a colori.
Luogo, Editore, data: Bari, Congedo, dicembre 2006
Prezzo: Euro 20,00
ISBN: 9788880867081
Disponibilita': In commercio

 


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Presentazione:
Che Napoli sia stata - e sia, in parte, anche oggi - una delle capitali della cultura in Europa è noto, e sarebbe superfluo addurne le ragioni. Ma per lo più, a dar conto di questa affermazione, si tira in ballo l'architettura, la scultura, la pittura, le arti decorative della citta' di Partenope.

Questa mostra, che l'Amministrazione che ho l'onore di presiedere ha promosso avvalendosi della disponibilita' e della collaborazione di Mario Congedo, intende invece documentare, attraverso una nutrita raccolta di reperti storico-artistici (acquerelli, gonaches, disegni, litografie, incisioni), un altro aspetto di questa straordinaria civilta': quello per cosi' dire antropologico, legato alla vita quotidiana e alle tradizioni e usanze del popolo napoletano.

Argomento che, fatta qualche doverosa eccezione (chi non ha mai sentito parlare di tarantella o di mangiatori di spaghetti?) non è affatto noto, e che offre numerosi motivi per suscitare il nostro interesse, stimolare le nostre riflessioni, permetterci di misurare la distanza tra la Napoli di un tempo e quella attuale. Con un'avvertenza: non è una visione del tutto "oggettiva" della vita popolare a Napoli fra Sette e Ottocento quella che le opere in mostra offrono, ma una parte piegata e adattata a suscitare la curiosita' e talvolta il divertito stupore del turista che percorreva la costa o s'aggirava nelle strade interne della citta' rimanendo colpito dai molteplici modi in cui si esprimeva all'epoca la vita del popolo. La mostra risulta pertanto fondamentale per cogliere aspetti decisivi di un periodo storico che vide Napoli svolgere il ruolo di vero e proprio crogiolo di culture, punto d'attrazione per i viaggiatori che compivano il Grand Tour ma anche per l'alta borghesia attratta dalle sue bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e dalle sue tradizioni (non dimentichiamo che tutti noi siamo stati "regnicoli", e che la civilta' napoletana ha contribuito a farci quello che siamo).

La mostra, per la cui realizzazione devo ringraziare ancora una volta Clara Gelao, direttrice della nostra Pinacoteca, e tutti i suoi collaboratori, vuole insomma sollecitare l'attenzione del pubblico, degli studiosi e degli studenti su un patrimonio d'immagini affascinante e poco conosciuto, superando i tradizionali confini della storia dell'arte e allargandosi verso percorsi ed orizzonti poco praticati.

Vincenzo Divella

Presidente Provincia di Bari

 


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