posillipo_fuorigrotta_bagnoliAutori: Fabio Mangone, Gemma Belli
Titolo: Posillipo Fuorigrotta e Bagnoli 1860-1935
Sottotitolo: Progetti urbanistici per la Napoli del mito
Descrizione: Volume oblungo (cm. 22,5 x 23,5) su carta patinata di circa 140 pagine con 74 rare illustrazioni e tavole, per lo più a colori, di progetti, planimetrie, vedute prospettiche ecc.
Luogo, Editore, data: Napoli, Grimaldi & C., novembre 2011
ISBN: 9788889879740  
Prezzo: Euro 30,00
Disponibilita': In commercio

 


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Territori segnati dalla natura e dal mito, prima ancora che aree privilegiate per lo sviluppo di Napoli, Posillipo, Fuorigrotta e Bagnoli risultano interessate dopo l'Unità d'Italia a una serie di importanti e poco conosciuti progetti urbanistici, presentati all'epoca in opuscoli a stampa. Dopo aver rintracciato questi libretti ormai rarissimi e dispersi in tutta Italia in collezioni pubbliche e private, a valle di un'analisi critica è possibile ricostruire la suggestiva successione di idee, di progetti, di utopie elaborate da ingegneri e architetti di cultura europea per questi territori, disgiuntamente o congiuntamente.


Tra utopie di largo respiro e proposte di mera speculazione, si afferma la possibilità di realizzare in questi luoghi paesisticamente celebrati una Napoli altra rispetto a quella congestionata dei vicoli, a quella problematica da "risanare" Studiando opportuni collegamenti "moderni' si afferma l'idea che lo sviluppo della città borghese e aristocratica a occidente possa giungere oltre Chiaia, per raggiungere i territori amati dai romani e celebrati dal grand tour; a seconda dei progetti e delle ipotesi si prevede che qui possano sorgere privilegiati quartieri borghesi, oppure settori specificamente dedicati alle élites straniere, o addirittura moderne strutture turistiche ed espositive aggiornate sui dettami del loisir belle époque.

Tra il periodo postunitario e il ventennio fascista, nel succedersi di ipotesi si affermano anche modelli urbanistici di grande interesse, incentrati ora su schemi a sviluppo lineare, ora su disegni pittoreschi, ora sulla perfezione geometrica delle città di fondazione, sempre nell'intento di valorizzare le memorie archeologiche e letterarie, il mare, il verde. Attraverso un'ampia disamina critica delle idee e delle proposte che si succedono, questo volume prosegue la serie dedicata alla "Napoli mancata", inaugurata con il volume del 2009 su "Chiaja, Monte Echia e Santa Lucia” e continuata con quello del 2010 su 'Centro storico, Marina e Quartieri spagnoli".

 


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